Luciani: «Una lista seria mi ha aiutato a rivincere»

Il sindaco: solo i Cinque Stelle avevano candidature vere, gli altri improponibili

FRANCAVILLA. Antonio Luciani e la sua coalizione di centrosinistra governeranno Francavilla per i prossimi cinque anni. Questo hanno deciso gli elettori, in maniera netta e al primo turno. Nel suo ufficio del municipio, non è cambiato praticamente nulla. Anche se il sindaco neo eletto per il secondo mandato in questi giorni è solo reggente, perché verrà proclamato con ogni probabilità nella giornata di domani.

Luciani ha stravinto con oltre il 65 per cento dei voti. Un consenso atteso, ma forse non a questi livelli. È già di nuovo seduto alla sua scrivania, anche se le stanze intorno a lui sono vuote. Lavora al pc, guarda i risultati e riceve telefonate di congratulazioni. Ha trascorso la nottata al comitato elettorale in attesa dei risultati, con la famiglia e i più affezionati sostenitori. Attorno alle tre di notte la tendenza era già sufficientemente chiara per fargli prendere il microfono e ringraziare la città per il consenso ottenuto, sulla colonna sonora di We are the champions.

Un aspetto, il suo, orgoglioso ma per nulla sorpreso dell’esito delle urne. Luciani, si attendeva un risultato simile, e con uno scarto così ampio rispetto ai suoi avversari politici?

«Avevo fatto un pronostico e lo avevo anche scritto su un foglio, sapevo di aver capito i miei cittadini. Mi aspettavo un punto percentuale in meno e forse meno affluenza alle urne, dal momento che si votava un solo giorno e non due come in passato. Ho sbagliato di poco sia le mie previsioni che quelle delle altre coalizioni. Le mie liste hanno ottenuto 8mila 941 voti, io ne ho presi 9mila 232. La differenza tra il mio e gli altri gruppi è stata che loro hanno fatto le liste in maniera improponibile, composte di candidati riempitivi che hanno chiuso a zero voti, gli unici a comporre una lista seria sono stati i 5 Stelle. Questo nostro risultato è frutto di due di componenti: l'aver lavorato bene per cinque anni e l'assenza di una alternativa politica alla nostra, perché non si può fare campagna elettorale senza contenuti, soltanto criticando il lavoro fatto dagli altri o appellandosi ad argomenti del tutto pretestuosi. Questo i cittadini lo hanno capito. Discorso a parte lo merita il Movimento 5 Stelle, che ha valori buoni ma da sempre adottati nella nostra politica, il che non rende necessario a Francavilla un voto di protesta. È andato bene ed ha riportato il risultato che mi aspettavo».

Ci sono dei nomi che sente di ringraziare per come è andata?

«Ringrazio tutti indistintamente, la nostra forza è quella di far riuscire a convivere caratteri completamente diversi e il forte spirito di squadra che ci contraddistingue. Penso ad ognuno per la propria parte. Si è creato un nuovo spirito per fare politica nella maniera giusta».

Ha cominciato a pensare alla nuova squadra che amministrerà con lei?

«Assolutamente sì. Ci ho pensato, ma ora è giusto che mi confronti anche con i miei. Mi sono fatto le mie idee. Sicuramente ci saranno cambiamenti, ma non perché l'ultima squadra non abbia funzionato, anzi. È giusto che dei cambiamenti ci siano. Ma riparto da zero. Già da stasera (ieri), mi sento con gli altri coordinatori, ed entro questa settimana voglio chiudere la giunta, perché c'è da lavorare e l'estate è alle porte».

Rispetto al primo mandato, si pente di qualcosa o ha qualche rimpianto?

«Avrei voluto essere meno aggressivo all'inizio, più riflessivo. La mia aggressività era anche dovuta allo spavento di dover affrontare all’improvviso un'esperienza del genere. Dopodiché, tutto è perfettibile ma sulle grandi scelte non mi pento di niente».

A parte la continuità delle opere già iniziate, c'è una priorità per Francavilla alla quale intende dare seguito sin dall’inizio di questo secondo mandato?

«Io ho in mente una Francavilla che, sfruttando tutta la sua lunghezza, abbia almeno tre punti aggregativi e non solo uno: Foro, centro-sud e centro-nord. Bisogna risolvere il problema del palazzo Sirena nel più breve tempo possibile, va decisa la destinazione del lato vecchio dell’edificio e inaugurato il nuovo che stiamo ristrutturando. Per il Foro, ho idea di creare un collegamento tra il mare e la piazza degli Angeli custodi, vedere se strutturare un sottopasso ferroviario o un attraversamento sopra la ferrovia. E poi piazza Sant'Alfonso, che è da completare».

In questi cinque anni, sindaco, si metterà anche a studiare per diventare governatore della Regione?

«Ho sempre detto che non me ne andrò da Francavilla per fare il consigliere regionale. Certo è che mi piacerebbe fare in futuro un'esperienza dove si possa avere la facoltà di legiferare, cosa che in Comune non è permessa, perché essendo di professione avvocato mi piacerebbe avere la possibilità di cambiare la vita delle persone con una legge, e ce ne sarebbero molte da fare. Se avrò l'occasione di candidarmi come governatore o al Parlamento, certo, perché no? Non escludo nulla».

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