Lumini e mail a grappoli è la battaglia dei tigli

Francavilla, non si fermano gli attivisti del comitato Salviamo gli alberi che stanno inondando di messaggi la casella di posta elettronica del sindaco

FRANCAVILLA. Dopo i lumini sui tronchi degli alberi abbattuti arriva il bombardamenti di messaggi alla casella di posta elettronica del sindaco. Le iniziative del comitato salviamo gli alberi non si fermano neanche dopo l’abbattimento dei primi 15 tigli di viale Nettuno. E non si fermano nemmeno il dibattito e le polemiche che stanno accompagnando da settimane questa contestata iniziava del Comune di Francavilla, convinto che per sistemare i marciapiedi del viale, dissestati dalle radici dei tigli, sia necessario abbattere 55 piante. «Sulla vicenda», spiega l’avvocato Michele Pezone, legale del comitato, «è intervenuta anche la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici dell’Abruzzo che condivide le preoccupazioni per l’abbattimento degli alberi ed auspica che il Comune possa tenere conto delle segnalazioni pervenute e del parere negativo del Corpo forestale dello Stato, valutando soluzioni alternative. Abbiamo anche lanciato una petizione popolare e in due giorni abbiamo raccolto mille firme». Attraverso i social network, gli attivisti hanno anche promosso un “mailbombing” al sindaco Antonio Luciani, per chiedere «l’immediato annullamento del taglio dei tigli in viale Nettuno». Numerosi, a quanto riferito dagli stessi attivisti, gli utenti che hanno risposto all’appello, inviando mail anche da fuori regione.

Il Comune accusa il comitato. Personaggi in cerca di consenso che hanno formato un “comitato scialuppa”. E’ tutta politica la polemica che l’amministrazione comunale (tutta intera, non solo il sindaco Luciani come è avvenuto finora) affida a una nota ufficiale. Le accuse non riguardano i «cittadini, gli attivisti e i giovani ecologisti che rivendicano una loro idea», ma «gli ispiratori del comitato, i conducenti che lo hanno trascinato nella demagogia più becera e offensiva». «Politici del passato, del presente e dell’incerto futuro», prosegue la nota, «hanno costruito una scialuppa di salvataggio, navigando nel mare delle menzogne, del pressappochismo e del populismo per cercare di approdare alla certificazione dell’esistenza in vita, politica s’intende, o magari per la rielezione in istituzioni importanti».

Alberi malati? Uno dei motivi con cui il Comune ha giustificato il taglio è che molto piante sono malate. Non la pensa così il Conalpa (Coordinamento nazionale per gli alberi e il paesaggio), secondo cui «nessuno dei tronchi principali dei tigli presentava lacerazione dei tessuti legnosi con proliferazione di carie del legno», come si evince dalle foto scattate ai monconi dei tronchi.

D’Alessandro e l’inciucio. Nei giorni scorsi il consiglio regionale ha approvato una mozione bipartisan per indurre il Comune a soprassedere all’abbattimento. Il Pd si è astenuto e il perché lo spiega il capogruppo Camillo D’Alessandro: «Non ho votato la risoluzione Paolini-Giuliante-Chiavaroli-Caramanico, quella dello strano inciucio, semplicemente perché rappresenta un chiaro “vuoto pneumatico” , una finzione. Nella risoluzione si afferma che la Regione dovrebbe finanziare il Comune di Francavilla per interventi alternativi al taglio degli alberi. Bene. La risoluzione e' stata approvata, ma nessun centesimo è stato stanziato. Avevo chiesto di audire il sindaco, ma non è stato concesso. Ciò significa che non volevano risolvere il problema , ma tentare semplicemente una speculazione politica».(e.a.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA