l'emergenza

Maltempo, in 65 mila senza acqua nè luce

Nelle province di Pescara e Teramo le frane continuano a ritardare la riparazione dell'acquedotto del Tavo e a danneggiare le linee elettriche. Domani scuole chiuse a Città Sant'Angelo e a Penne

PESCARA. Il sole ha preso il posto della pioggia, la neve comincia a sciogliersi e non ci sono più le raffiche di vento a 120 chilometri orari, ma l'Abruzzo sta pagando ancora caro i postumi dell'ultima ondata di maltempo. Sono circa 65 mila, tra le province di Pescara e Teramo, le persone rimaste senz' acqua corrente a causa di numerose frane che stanno danneggiando le condotte idriche, in seguito al maltempo dei giorni scorsi. I movimenti franosi in molti casi stanno rendendo vani gli sforzi dei tecnici dell'Azienda comprensoriale acquedotti (Aca): non si fa in tempo a concludere un intervento che nuove rotture si registrano su altri tratti delle condotte.

leggi anche: Nuova frana sulla condotta, continua l'emergenza idrica I tecnici dell'Aca non hanno fatto in tempo a risolvere il problema della rottura di ieri che stamattina a Farindola, sull'adduttrice Tavo, c'è stata una nuova rottura: dieci Comuni ancora senz'acqua, 35 mila abitanti a secco

L'area vestina è sicuramente la più disastrata. Nella giornata di ieri, a causa di continue frane e smottamenti un po’ su tutto il territorio, si sono verificate altre rotture nell’adduttrice Tavo a Farindola, nella zona di Trosciano. L’ultima rottura, avvenuta nella conduttura principale Tavo di Farindola, si è verificata poco prima delle 19 di ieri, dopo che per tutto il pomeriggio erano stati effettuati i lavori da parte dell’Aca per cercare di ripristinare l’erogazione dell’acqua sul territorio. Niente da fare, le riparazioni dei tecnici non hanno retto alla forza del movimento franoso in atto. Anche oggi molti Comuni dell’entroterra pescarese resteranno completamente secco. Il sindaco di Penne Rocco D’Alfonso, ieri sera dopo aver un colloquio telefonico con il vice prefetto Ida De Cesaris, ha disposto la chiusura di tutte le attività scolastiche di ogni ordine e grado per la giornata di domani giovedì12 marzo.

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Anche nel caso della rottura dell'adduttrice Tavo Nord, a Castiglione Messer Raimondo (Teramo), i tecnici stavano per concludere l'intervento quando il terreno ha ripreso a muoversi, danneggiando ulteriormente la tubatura. Domani, fanno sapere dall'Aca, arriverà un giunto scorrevole fatto preparare ad hoc e, se tutto andrà per il meglio, i cittadini avranno di nuovo l'acqua dalla tarda serata. Circa 30mila gli utenti interessati dai disservizi nei comuni di Città Sant'Angelo, Elice (Pescara), Atri e Castilenti (Teramo). Come avvenuto a Penne, anche il sindaco di Città Sant'Angelo, Gabriele Florindi, ha chiuso le scuole del centro storico per giovedì 12 marzo. Nel caso dell'adduttrice Tavo Sud, a Farindola (Pescara), si è verificata la terza frana nel giro di 24 ore: dopo l' intervento di ieri, ne era stato chiuso un secondo in mattinata ed erano iniziate le manovre di reimmissione dell'acqua, ma la condotta ha ceduto di nuovo e l'erogazione è stata nuovamente sospesa. L'intervento riprenderà domattina e anche in questo caso i cittadini torneranno ad avere l'acqua dalla serata. Circa 35mila gli utenti coinvolti nei comuni di Farindola, Penne, Collecorvino, Picciano, Loreto Aprutino, Pianella, Cappelle sul Tavo, Spoltore (frazioni Caprara, Santa Maria e centro storico), Montesilvano (zone collinari alte) e Moscufo, tutti in provincia di Pescara.

Tutti i Comuni, chi più chi meno sono alle prese con frane importanti che hanno scatenato una serie di problemi alle utenze idriche ed elettriche. “A Loreto Aprutino - ha riferito il sindaco Gabriele Starinieri - vi sono quasi 100 famiglie ancora senza energia elettrica, cinque strade chiuse e diversi movimenti franosi in atto di cui uno importante, monito a ridosso della ex statale 151”. Nel Comune di Villa Celiera, nonostante si stia uscendo pian piano dall’emergenza neve, si vive una situazione di difficoltà per via delle frane presenti sul territorio. Si lavora per sbloccare la strada provinciale verso Voltigno, interrotta a circa 1,5 km sopra il capoluogo.