LETTOMANOPPELLO

Mamma di due bimbe muore a 44 anni

Graziella Iris Mancini faceva l’infermiera e lavorava nel blocco operatorio dell’ospedale di Pescara. Oggi alle 18,30 il funerale. Il Comune rinvia le iniziative organizzate

LETTOMANOPPELLO. «Solare, generosa, dolcissima». Graziella Iris Mancini era «una grandissima donna, una bellissima persona, fuori e dentro» e il suo sorriso si è spento troppo presto, in maniera inattesa per i suoi cari ma anche per il suo paese, Lettomanoppello, e per tutti coloro che la conoscevano. Aveva solo 44 anni e la malattia se l’è portata via ieri all’ospedale civile di Pescara, lo stesso dove lavorava come strumentista e dove ha salvato molte vite, in sala operatoria.

Un dolore troppo grande: ecco perché il Comune ha deciso, dopo la sua morte, di rinviare tutte le manifestazioni previste per il fine settimana e oggi in tanti saranno nella chiesa parrocchiale della Beata Vergine dell’Assunta, alle 18.30, per salutarla un’ultima volta e far sentire alla famiglia un abbraccio pieno di affetto. L’infermiera 44enne, sposata con Giuseppe Di Nardo, era mamma di due bimbe, Sabia Iris e Talitha Sole, e di recente aveva festeggiato la prima comunicazione di una delle due, ricordano in paese, dove la conoscevano tutti.

«La comunità si stringe attorno alla famiglia», dice il sindaco Simone Romano D’Alfonso che mai avrebbe immaginato una tragedia del genere. «Siamo sconvolti per la morte della nostra cara Graziella Iris, che era una lavoratrice, una madre. Era molto conosciuta anche perché era sempre a disposizione della cittadinanza. Noi tutti», prosegue parlando a nome dell’amministrazione, «abbracciamo il marito, le figlie, la mamma Antonietta, il papà Donato, il fratello Corrado, la sorella Filomena e i parenti. In questi momenti non ci sono parole ma solo il fortissimo dolore che possiamo condividere con loro e soprattutto la nostra sincera vicinanza alla famiglia. La nostra fede», prosegue, «ci aiuta nel cercare consolazione e ci rassicura sul fatto che un angelo veglia su tutti noi. Ma oggi è un giorno triste, ed è difficile accettare», conclude.

E proprio perché la malinconia si è fatta largo rapidamente in paese, ieri è stato deciso di rimandare a data da definire l’iniziativa “Rocce. Le donne e la storia”, finalizzata a ricordare la morte di tre donne in una miniera, a Lettomanoppello, a seguito di una frana causata dal maltempo. L’associazione Terramadre, con l’onorevole Stefania Pezzopane, madrina della campagna “Rocce. Le donne e la storia”, hanno espresso «profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia e alla comunità». (f.bu.)