Manoppello come Gorino, petizione anti-migranti dopo la messa

Mobilitazione in paese per dire no all’arrivo di trenta rifugiati: appena saputa la notizia si scatena una sorta di psicosi per raggiungere il tavolo della firma

MANOPPELLO. Cinquecento firme per dire no alla ospitalità dei migranti. Sono state raccolte ieri mattina nel cuore del centro storico cittadino dove, in un baleno, si è diffusa la notizia portata dai residenti della frazione, Colle Sant'Adrea, che dovrebbe essere la destinazione dei richiedenti accoglienza.

Qui opera una struttura turistica, I Calanchi, con diversi bungalov nei quali potrebbero essere ospitati i migranti. Arriverebbero a Manoppello per il tramite della cooperativa Arci che ha risposto agli annunci della prefettura finalizzati alla ricerca di luoghi idonei per dare sistemazione a questi senzatetto.

Ma i manoppellesi sono assai preoccupati, e non intendono accettarli. Ieri mattina (domenica 27 novembre), hanno istituito un tavolo per promuovere una raccolta di firme e cercare così di opporsi a questo programma adducendo varie giustificazioni. I residenti in quella frazione e in quelle vicine sono in tutto una trentina e pare che non sia possibile avere un rapporto di 1 a 1 fra residenti e migranti. Inoltre, il luogo dista vari chilometri dal centro e non vi sono collegamenti con le località vicine, né servizi attrezzati.

I contrari hanno prospettato anche un altro problema: che i bungalov, nei quali dovrebbero trovare ospitalità i rifugiati, non hanno adeguata capienza per accogliere trenta persone. Tutte motivazioni legittime, quelle espresse dai contestatori, se non fosse che per alcuni manoppellesi sono pretesti per respingere i migranti, tanto che appena saputa la notizia si sarebbe scatenata una sorta di psicosi per raggiungere il tavolo della firma, dove sostavano anche i rappresentanti della amministrazione comunale.

«Siamo stati interpellati per verificare le possibilità di accoglienza», spiega il consigliere Lucio Di Bartolomeo, «cosa che faremo immediatamente, dandone poi conto ai cittadini». Ma la presenza dei “politici” è stata percepita come pieno appoggio all'azione degli oppositori tanto che Giovanni Terreri, ex assessore, ha postato su Facebook, ricevendo poi tante adesioni, la sua impressione: «Questa mattina» scrive «ho assistito a una raccolta di firme per negare l'ospitalità a 30 extracomunitari che fuggono da guerre e discriminazioni. La cosa triste è che la petizione è stata organizzata anche dall'amministrazione comunale alla quale io ho dato il mio voto. Cosa allucinante è stato vedere persone che uscivano dalla chiesa, dopo la messa, per correre a firmare. Non sanno cosa dice papa Francesco? Hanno scordato che il nostro paese ospita il Volto Santo ed ha accolto anche papa Benedetto XVI, dieci anni fa? Non trovo parole» continua Terreri nel suo post. «Solo una cosa è certa: se dovessi tornare a votare, non so se preferirei questa amministrazione per un altro mandato».

Walter Teti

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