i controlli

Manoppello, sequestrati due depuratori, dirigenti Aca indagati per gli scarichi

Sigilli della guardia costiera e della forestale ai depuratori di Manoppello e Lettomanoppello. Sotto sequestro anche uno scarico fognario abusivo a Tocco da Casauria

MANOPPELLO. Scattano i primi sequestri per i depuratori e gli scarichi fuorilegge nell'ambito dell'inchiesta sull'inquinamento del fiume Pescara, quindi del mare, la cui balneazione è fortemente a rischio anche quest'anno. I sigilli sono stati apposti ieri mattina a Manoppello e Lettomanoppello e allo scarico abusivo di Tocco da Casauria, impianti di proprietà dei Comuni gestiti dall'azienda consortile acquedottistica (Aca), i cui dirigenti tecnici Lorenzo Livello e Bartolomeo Di Giovanni sono indagati nell'inchiesta aperta dal sostituto procuratore Andrea Papalia.

A eseguire l'operazione, che si annuncia come la prima di una serie, è stato il personale della Capitaneria di porto, guardia costiera di Pescara, e quello del corpo forestale dello Stato che, da mesi, sotto il coordinamento della procura, stanno indagando sulle condizioni del fiume, monitorando gli scarichi esistenti, per esaminarne la regolarità dal punto di vista delle autorizzazioni e sul fronte dell'inquinamento. Per il depuratore di Piana della stazza, a Manoppello e quello di Santa Liberata, a Lettomanoppello, si è arrivati al sequestro perché, sostengono gli inquirenti, mancano le autorizzazioni a scaricare nella condotta e i due impianti, trovati in uno stato di degrado generale, non sono nelle condizioni di assicurare la corretta depurazione dei reflui.

Quello di ieri non è il primo sequestro all’impianto comunale di Manoppello dove un provvedimento dello stesso tenore era stato adottato nel 2011, quando toccava al Comune occuparsi direttamente della gestione. All'epoca, agenti della forestale accertarono che l'impianto non funzionava correttamente ma, nel momento in cui la gestione passò dal Comune all'Aca, il sequestro era stato revocato e l'azienda acquedottistica avrebbe dovuto occuparsi della manutenzione e dei lavori per rivedere la situazione.

A Tocco, invece, è stata accertata l’esistenza di uno scarico abusivo sul suolo di gran parte dei reflui fognari del paese, riconducibili a 1.600 dei 2mila 700 cittadini di questo piccolo centro. Gli scarichi in questione, non depurati, passano per una conduttura (al servizio anche dell'ex ospedale civile) che fuoriesce a cielo aperto in località Sant'Anna, percorre a mo' di ruscello circa 400 metri, in un fossato, fino a località Francoli, poi viene intubata in due condotte di cemento, lunghe 50 e 100 metri, e infine scarica in un solco che confluisce nel fiume Pescara.

Una volta scattato il sequestro, i due depuratori sono stati assegnati alla custodia giudiziale dei dirigenti degli uffici tecnici di Manoppello e Lettomanoppello.

Le due amministrazioni dovranno ora adottare misure urgenti di ripristino affinché gli impianti possano essere autorizzati a scaricare nel fiume i reflui depurati. Anche per quanto riguarda Tocco l'area sottoposta a sequestro è stata affidata in custodia giudiziale agli uffici del Comune che dovranno sanare la situazione riscontrata dalla forestale.

Ai due indagati viene contestata la mancata autorizzazione allo scarico, la realizzazione dell’impianto non autorizzato al suolo, lo sversamento di reflui e liquami maleodoranti e molesti per la popolazione, l'inquinamento delle acque e il getto pericoloso di cose, in relazione allo scarico.

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