Mare, a Pescara è tornato l’inquinamento: bagni a rischio fino a via Balilla

Le ultime analisi segnalano la presenza dei colibatteri nei primi cinquecento metri del litorale nord. Tutto bene invece a Montesilvano e Città Sant’Angelo. L’acqua di nuovo pulita anche a Francavilla

PESCARA. Nel primo tratto del litorale nord di Pescara è tornato l’inquinamento. Lo rivelano le prime analisi della stagione effettuate dall’Arta, tra la fine di aprile e la prima decade di questo mese. Per la verità, i controlli sono stati effettuati in più giorni e ogni volta è risultata la presenza di colibatteri al di sopra dei limiti di sicurezza, nel tratto che va dal porto fino all’altezza di viale Balilla. È andata decisamente meglio a Montesilvano e Città Sant’Angelo, dove il mare è risultato pulito ovunque. Mentre a Francavilla, dopo alcuni controlli andati male, i valori sono rientrati nella norma.

Emergenza a Pescara. Luci e ombre emergono invece dalle analisi riguardanti il litorale di Pescara. I tecnici dell’Arta hanno trovato l’inquinamento in circa cinquecento metri del litorale nord, quello che va dal porto fino all’altezza di via Balilla. È lo stesso tratto che fino ad alcuni anni fa era vietato alla balneazione a causa dei parametri troppo alti riguardanti coliformi totali, colifecali e streptococchi fecali. Ora, però, le analisi sono cambiate. L’Arta non ricerca più coliformi e streptococchi, ma solo enterococchi ed escherichia coli.

Nella scorsa stagione questi parametri erano risultati nei limiti di legge. Ora la situazione è cambiata improvvisamente e la stagione balneare, ormai alle porte, rischia di aprirsi con i divieti. Il primo campanello d’allarme è scattato il 27 aprile scorso, quando l’Arta ha effettuato i primi prelievi della stagione. In quelle analisi, il tratto inquinato era ben più esteso, arrivava fino a via Cadorna. In particolare, nel punto della costa a 300 metri a nord del porto sono state trovate 2.005 unità per cento millilitri d’acqua di escherichia coli, contro il limite massimo consentito di 500 e 320 unità per cento millilitri d’acqua di enterococchi, contro il tetto da non superare di 200. All’altezza di via Balilla, sono stati trovati 2.005 escherichia coli e 270 enterococchi. Di fronte via Mazzini, rispettivamente, 2.005 e 320; all’altezza di via Cadorna, 1.184 e 300. L’Arta ha, quindi, provveduto a ripetere le analisi come prevede la legge in questi casi. Nei controlli suppletivi successivi del 30 aprile e del 6 maggio, i tratti di costa all’altezza di via Mazzini e via Cadorna sono tornati nei limiti. Non invece lo specchio d’acqua antistante via Balilla, dove l’inquinamento ha continuato ad essere presente. Nelle analisi del 30 aprile scorso, sono risultate 1.298 unità di escherichia coli e 180 di enterococchi; in quelle del 2 maggio, 782 escherichia coli e 175 enterococchi; in quelle del 4 maggio, 1.091 escherichia coli e 220 enterococchi. Infine, negli ultimi controlli del 6 maggio sono emersi 885 escherichia coli e 350 enterococchi. L’ennesimo risultato sfavorevole delle analisi potrebbe adesso far tornare il divieto di balneazione in quel tratto di costa.

Montesilvano promosso. Promossi, invece, i litorali di Montesilvano e Città Sant’Angelo. Nessun punto analizzato ha fatto registrare valori al di sopra dei limiti. I tratti analizzati sono la foce di Fosso Mazzocco, via Bradano, via Leopardi e 100 metri a sud del Saline, per Montesilvano; 300 metri a nord del Saline e 50 metri a sud della foce del torrente Piomba, per Città Sant’Angelo.

Francavilla torna nei limiti. I primi controlli della stagione effettuati nel litorale di Francavilla non erano andati bene. Sia nelle analisi del 22 aprile, che in quelle del 29, sono risultati valori sopra i limiti nella zona antistante fosso San Lorenzo e in corrispondenza della stazione ferroviaria. Ma nelle ultime indagini suppletive del 2 maggio i parametri escherichia coli ed enterococchi sono scesi sotto i limiti di legge.

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