Marineria in corteo a Pescara: servono 2 milioni di euro di aiuti

Manifestazione di pescatori e balneatori alla convention di Confindustria al porto turistico per i problemi del porto e la Bolkestein. Il ministro Catania: «Stiamo lavorando con la Regione, faremo il possibile»

PESCARA. Circa due milioni di euro per il sostegno economico alle attività della pesca danneggiate dal mancato dragaggio del porto di Pescara e lo slittamento delle incombenze fiscali e bancarie connesse alle attuali diseconomie e la volontà di governo e politica a votare mercoledì prossimo l’emendamento per l’approvazione della norma transitoria che farebbe slittare di almeno trenta anni la messa all’asta delle concessioni balneari, come previsto dalla direttiva europea Bolkstein. Queste le richieste portate nel primo pomeriggio di oggi alla sesta convention regionale di Confindustria, alla quale partecipano il ministro dell’Agricoltura Mario Catania e i parlamentari Gianni Letta e Lorenzo Cesa, da una delegazione di settanta tra pescatori e balneatori, sostenuti nelle loro richieste anche dalla Regione Abruzzo presente con il presidente Gianni Chiodi e con l’assessore Mauro Febbo. Partito dal molo sud del porto, il corteo ha raggiunto il porto turistico e qui è iniziata la protesta per una situazione ritenuta ormai insostenibile: «Vergognatevi, ci sono duecento famiglie sul lastrico, siamo sequestrati nel nostro porto», le frasi rivolte alle autorità presenti alla convention. Il ministro Catania ha accettato la lettera con le richieste di pescatori e balneari assicurando che riferirà al governo e ai ministri interessati. Ha anche garantito che farà il possibile per la richiesta del fermo biologico. Ha glissato invece alle istanze dei balneatori, affermando che non si tratta di una sua competenza specifica.