Marito e moglie morti sull'Asse attrezzato: primo caso di omicidio stradale in Abruzzo

Alfredo Maiella di 75 anni e Rosa Nardone di 70, entrambi di Chieti, sono morti sulla vecchia Fiat 500 diretta a Pescara. Sono stati tamponati da una Ford al cui autista è stato applicato l’articolo 589-bis del codice penale introdotto di recente

PESCARA. Schiacciati nell’auto, una Fiat 500 rossa, a pochi centimetri l’uno dall’altra. Stritolati nel piccolo abitacolo del veicolo, che si è accartocciato su se stesso in un batter d’occhio, senza lasciare scampo ai due occupanti. Sono morti così, in un assolato primo pomeriggio primaverile, i coniugi di Chieti Pietro Alfredo Maiella, 75 anni, e la moglie Rosa Nardone, 69 anni, che ieri stavano per raggiungere uno dei sei figli quando la 500 sulla quale viaggiavano è stata tamponata sull’Asse attrezzato da una Ford S-Max nera, all’altezza della Porsche di San Giovanni Teatino. Travolta dall’urto, la piccola Fiat 500 è schizzata in avanti di qualche metro, mentre procedeva in direzione Chieti-Pescara, ed è finita contro la Polo Volkswagen grigia che la precedeva. In qualche millesimo di secondo la Polo, a sua volta, si è scontrata con il veicolo che si trovava immediatamente davanti, una Citroen Saxo. La morte per i due coniugi è stata immediata, tra le lamiere deformate della vecchia 500, che si è trasformata in una trappola letale. A nulla, quindi, è servito l’arrivo dell’elicottero e dell’ambulanza del 118, perché il cuore di marito e moglie aveva già smesso di battere.

Sambuceto, tamponamento sull'Asse attrezzato, morti due coniugi
Due coniugi settantenni di Chieti sono morti in un incidente stradale avvenuto poco prima delle ore 15 sull'Asse attrezzato, in direzione Pescara, all'altezza dello svincolo per Sambuceto (San Giovanni Teatino). Nel tamponamento a catena la loro vecchia Fiat 500 è rimasta schiacciata tra due auto. Tre i feriti. Asse attrezzato chiuso in entrambe le direzioni di marcia. (video di Giampiero Lattanzio)http://bit.ly/22oGdYt

La ricostruzione dei fatti arriva dal personale della polizia stradale di Chieti, diretta dal vice questore aggiunto Francesco Cipriano, che ha trovato i corpi senza vita dei due coniugi nel veicolo mentre gli occupanti degli altri mezzi erano illesi. Per il conducente della Ford, un 56enne di Pescara, A.C., scatta la denuncia a piede libero per omicidio stradale, in applicazione dall’articolo 589 - bis del codice penale, introdotto di recente e non ancora applicato, almeno fino ad oggi, su questo territorio.

L’uomo è stato sottoposto agli accertamenti del caso, per capire se prima di mettersi alla guida avesse assunto alcol o droghe e sia lui che le conducenti della Polo e della Saxo, due giovani donne pescaresi, sono stati ascoltati dagli uomini della Polstrada, coordinati sul posto dal sostituto commissario Marco Polidoro.

Attraverso i rilievi sull’asfalto e grazie alle indicazioni fornite dagli automobilisti la polizia ha potuto ricostruire l’accaduto, anche se un quadro definitivo e più chiaro si avrà solo con il passare delle ore. Dettagli insignificanti, quelli della dinamica, per due figli della coppia, che hanno raggiunto l’Asse attrezzato per capire cosa fosse accaduto e hanno trovato i corpi senza vita dei genitori all’interno della Fiat 500, coperti da un telo bianco, prima del trasporto all’obitorio di Chieti, dove si terrà oggi un accertamento esterno, in attesa delle decisioni del sostituto procuratore di turno, Giancarlo Ciani.

leggi anche: San Giovanni Teatino, moglie e marito morti sull'Asse attrezzato: "Basta lavori nelle ore di punta" Dopo il drammatico tamponamento avvenuto all'altezza dello svincolo di Sambuceto che ha mietuto le vite di Alfredo Maiella di 75 anni e Rosa Nardone di 70, entrambi di Chieti, sui social si scatena la protesta contro l'Anas. A rischio anche il tratto di A14 tra Città Sant'Angelo e Atri-Pineto, dove per 8 chilometri si procede nelle gallerie a doppio senso

L’incidente delle 15, che ha paralizzato a lungo il traffico creando grossi problemi alla viabilità dentro e fuori l’Asse attrezzato e un altro tamponamento all’altezza di Salvaiezzi, è avvenuto in un punto in cui la velocità dovrebbe essere contenuta. In quel tratto, infatti, il limite consentito è di 90 chilometri orari, come ha disposto di recente l’Anas riducendo la soglia massima raggiungibile. Inoltre, circa 500 metri dopo il punto dello scontro la carreggiata si riduce, verso destra, per consentire i lavori di sostituzione del guard rail, e la presenza del cantiere è indicata dalla segnaletica. Rallentare è d’obbligo, ed è verosimile che le auto in transito ieri in quel punto si spostassero a velocità non eccessive. Resta da capire se e quanto abbiano rispettato il limite i veicoli coinvolti nello scontro, sottoposti a sequestro dalla Polstrada per accertamenti. Ad avere la peggio, dal punto di vista dei danni, è stata la Ford S Max, i cui airbag si sono aperti quando è finita addosso alla Fiat 500.

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