Marito violento, la moglie tenuta segregata 

La decisione del gip: il 49enne allontanato dalla casa familiare, vietato l’avvicinamento alla donna

PESCARA. Allontanamento dalla casa familiare e divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. È quanto ha deciso ieri il gip Francesco Marino che ha proceduto all’interrogatorio di garanzia di F.M., 49 anni di Montesilvano ma residente a Pescara, accusato di maltrattamenti nei confronti della moglie. Era stata la stessa donna, al culmine dell’ennesima lite a chiamare la polizia dopo essere riuscita a uscire di casa approfittando della distrazione del marito, poi portato in questura dagli agenti.
Nel capo di imputazione, il pm Fabiana Rapino contesta senza mezzi termini il reato per «aver maltrattato la coniuge, sottoponendola ad abituali vessazioni, aggredendola, tenendola chiusa in casa per non farla uscire, colpendola con calci e pugni, costringendola ad avere rapporti sessuali, offendendola, picchiandola, cagionandole in più occasioni lesioni (che rappresenta il secondo reato contestato all’uomo, ndr)». «La condotta costantemente caratterizzata da violenza fisica e verbale dell’indagato nei confronti del coniuge», scrive il gip Marino, «più volte percossa, addirittura costretta a rapporti sessuali contro la sua volontà e in alcune occasioni segregata in casa, configura pienamente gli elementi caratterizzati dal reato di maltrattamenti contestato, per il quale è consentita l’adozione di misure coercitive. Ricorre l’esigenza cautelare», aggiunge il gip, «atteso che, tenuto conto che la condotta dell'indagato è stata costantemente caratterizzata da violenza e prevaricazione nei confronti del coniuge, vi è una elevata probabilità di reiterazione di analoghi comportamenti delittuosi». Ed è per questo motivo che il giudice ha aggiunto anche l’uso del braccialetto elettronico, aggiungendo che, qualora l’indagato dovesse rifiutare di indossarlo, la misura si trasformerebbe in un divieto di accedere all’interno del comune di Pescara.
L’episodio scatenante si era verificato martedì scorso nella loro abitazione di Fontanelle: l’intervento delle volanti è stato immediato, evitando così possibili conseguenze ancora più gravi viste le condizioni della donna che presentava segni inequivocabili di aggressione. (m.cir.)