Masci: soldi dal Patto di stabilità, non ho colpe se Pescara li ha persi

PESCARA. «Abbiamo messo in piedi un'operazione da 35 milioni di euro dando la possibilità ai Comuni di sfruttare lo spazio finanziario del Patto di stabilità e poter pagare i fornitori e lo abbiamo...

PESCARA. «Abbiamo messo in piedi un'operazione da 35 milioni di euro dando la possibilità ai Comuni di sfruttare lo spazio finanziario del Patto di stabilità e poter pagare i fornitori e lo abbiamo fatto anche dando ascolto al grido d'allarme degli imprenditori. Per questo non accetto che qualcuno provi a dare la colpa al sottoscritto se il Comune di Pescara ha inviato oltre i termini la richiesta». Questa la replica dell'assessore regionale al Bilancio e consigliere comunale di Pescara futura alle critiche del capogruppo del Pd Moreno Di Pietrantonio, in merito alla perdita dei due milioni di euro derivanti dal Patto di stabilità da parte del Comune. «La Regione», prosegue Masci, «ha avvisato più volte tutti i Comuni con e-mail certificate e fax, perché il termine ultimo era il 25 giugno dato che entro il 30 giugno noi dovevamo girare tutto al ministero. Noi abbiamo fatto una buona azione, perché oltre a dare la possibilità di pagare le imprese abbiamo anche evitato di subire il taglio di 29 milioni dal governo. Al Comune credo si debba individuare il vero responsabile del ritardato invio, perché i termini vanno rispettati. È un problema della burocrazia e non certo della politica e non accetto che ci sia qualcuno pronto a speculare perché senza argomenti». Nel frattempo l'amministrazione Mascia ha presentato ricorso al Tar, ma secondo Antonio Blasioli, del Pd, non c'è alcuna speranza per un esito positivo: «Da cittadino, in questo particolare momento di crisi, mi auguro che il ricorso possa andare in porto e che il Comune possa recuperare gli spazi finanziari, ma non posso non sottolineare che le speranze sono veramente pari a zero. Contrariamente a quanto dichiarato dagli esponenti dell’amministrazione, esperti di diritto creativo, il termine del 25 giugno era un termine perentorio. E la delibera di giunta regionale, numero 450 del 17 giugno 2013, lo dice espressamente al punto 5. Se poi il Comune dovesse vedersi riconosciuti spazi finanziari per circa due milioni di euro, questi dovrebbero essere proporzionalmente tolti agli altri Comuni che oltre ad aver già pagato, farebbero ricorsi come controinteressati. Le speranze sono ridotte al lumicino ma la giunta ha stanziato la somma di circa 7mila euro per il legale esterno, altra beffa oltre al danno». (l.z.)