Matteoli insiste: spetta a Mascia la candidatura a sindaco di Pescara

Il senatore responsabile elettorale di Forza Italia gela ancora le attese del presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa. Ennesimo rinvio dell’incontro a Roma per il caso Pescara. Polemica di An

PESCARA. È saltato ancora l’incontro a Roma tra i dirigenti di Forza Italia e Nuovo Centrodestra per parlare del candidato a Pescara. Ma il responsabile nazionale dell’organizzazione elettorale dei forzisti Altero Matteoli ha dato un’indicazione di ciò che si diranno la prossima settimana lui e il presidente nazionale di Ncd Renato Schifani. «Resto del parere che la candidatura spetti al sindaco uscente Luigi Albore Mascia», ha detto al Centro, «comunque, troveremo una soluzione per evitare che il Nuovo centrodestra possa rompere la coalizione e andare per conto proprio».

Tutto rimandato alla prossima settimana, perché in questa non si deciderà nulla. La prossima settimana, dovrebbe svolgersi un tavolo allargato anche alle altre forze politiche della coalizione. L’incontro preannunciato per ieri da alcuni organi di informazione non c’è stato. «Non era previsto alcun incontro», ha rivelato Matteoli. Secondo alcune fonti bene informate, invece, un incontro ci sarebbe stato con i coordinatori regionali di Forza Italia per parlare di nomine.

Insomma, l’ennesimo nulla di fatto. Sono tre settimane che Forza Italia e Nuovo centrodestra devono vedersi per affrontare la questione della candidatura a sindaco di Pescara, ma per una serie di ragioni gli appuntamenti vengono puntualmente rimandati. Così, a poco più di due mesi e mezzo dalle elezioni, il centrodestra non ha ancora un candidato ufficiale. Forza Italia continua ad insistere, seppur con limitata convinzione a livello regionale, di voler candidare l’uscente Mascia. Il Nuovo centrodestra, con Angelino Alfano, Gaetano Quagliariello e Federica Chiavaroli, punta invece sul presidente della Provincia Guerino Testa, perché sostiene che sia il candidato più forte. A questo punto potrebbe spuntare una terza scelta. Si parla del leader di Pescara futura Carlo Masci, interessato però a candidarsi alle regionali. L’ipotesi primarie appare invece sempre più difficile, a meno che i partiti di centrodestra non decidano di utilizzare all’ultimo momento questo strumento, organizzando tutto in pochi giorni.

Fatto sta la situazione si è bloccata e i partiti minori hanno già cominciato a lamentarsi per questo stallo che indebolisce, di fatto, il centrodestra e rafforza il centrosinistra. Il portavoce provinciale di Fratelli d’Italia-An Armando Foschi non risparmia qualche critica ai due partiti maggiori. «Il dibattito nel centrodestra per l’indicazione del candidato sindaco», ha affermato, «è caratterizzato da due circostanze che stanno indebolendo tutta la coalizione. Da una parte il più grande partito di riferimento, Forza Italia, evidenzia un palese immobilismo che alimenta incertezze e contraddizioni. Dall’altra, la maggior esponente del Nuovo centrodestra, in preda ad una sorta di protagonismo verbale, ignara delle più elementari regole di pari dignità, ricordandole che le elezioni si vincono con la partecipazione di tutte le forze di centrodestra, considera la nostra città come merce di scambio nel panorama nazionale. Dimenticandosi che la scelta non può avvenire in una sorta di triangolo (Matteoli, Schifani, Chiavaroli) all’interno ovattato della bouvette del Senato, ma deve essere espressione della volontà delle forze politiche e dei cittadini pescaresi». «Invitiamo Forza Italia a fare chiarezza», ha concluso Foschi, «c’è ancora tutto il tempo necessario per indire le primarie. Questa potrebbe essere la sintesi per consentire, nel rispetto delle scelte democratiche, l’indicazione unitaria e vincente».

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