Migliorano le analisi del mare Ma il fiume è sempre sporco

Svelati gli ultimi esami dell’Arta condotti lungo l’asta fluviale e sul litorale nord e di Porta Nuova Scendono i valori dei colibatteri, i tratti di costa all’altezza di via Balilla e via Mazzini rientrano nei limiti

PESCARA. Il mare di Pescara è tornato pulito. I valori dei colibatteri, rimasti per mesi oltre i limiti di legge, si sono improvvisamente abbassati. Resta drammatica, invece, la situazione del fiume sempre fortemente inquinato. Ecco, in sintesi, cosa dicono i risultati delle ultime analisi condotte dall’Arta su prelievi effettuati il 9 febbraio scorso.

I dati, trasmessi ieri al Comune, mostrano quindi un miglioramento delle condizioni del mare, probabilmente, dovuto a un gioco di correnti marine che hanno spinto più a largo l’inquinamento del fiume. Il miglioramento, dunque, potrebbe essere transitorio, tanto più che lo stato di salute del fiume continua ad essere preoccupante. Partiamo dalle analisi del mare.

I primi dati riguardano il tratto di costa all’altezza di via Balilla, uno dei punti più inquinati del litorale, perché si trova nelle vicinanze del fiume Pescara. Lì, gli esperti dell’Arta hanno trovato 213 unità per cento millilitri d’acqua di escherichia coli, contro il limite di 500 e 33 unità per cento millilitri di enterococchi, contro il tetto massimo da non superare di 200. Nei prelievi effettuati il 26 gennaio scorso, erano risultate ben 4.884 unità di escherichia coli e 950 di enterococchi.

Netto il miglioramento anche all’altezza di via Mazzini, dove sono emerse 189 unità di escherichia coli e solo 30 di enterococchi. Il 26 gennaio, erano state registrate ben 4.611 unità di escherichia coli e 390 unità di enterococchi. Lievemente peggiorate, in compenso, le condizioni del mare all’altezza del teatro D’Annunzio, a Porta Nuova, ma i dati sono sempre al di sotto dei limiti. In quel punto sono emerse, nei prelievi del 9 febbraio scorso, 52 unità di escherichia coli e 40 di enterococchi. Il 26 gennaio, invece, erano risultate 9 unità di escherichia coli e solo una di enterococchi.

Valori a cinque cifre, invece, per il fiume Pescara. A cento metri a monte dello scarico del depuratore, cioè all’ingresso del corso d’acqua in città, sono emerse ben 14.000 unità di escherichia coli e 11.000 di enterococchi. Nei prelievi del 13 gennaio erano risultate 11.000 unità di escherichia coli e 2.500 di enterococchi.

Mentre a cento metri a valle del ponte del Mare, ossia alla foce del fiume, sono state segnalate 6.000 unità di escherichia coli e 1.600 di enterococchi. Nei prelievi del 13 gennaio erano state evidenziate 13.000 unità di escherichia coli e 1.800 di enterococchi.

L’Arta ha poi provveduto ad effettuare anche le analisi chimiche dei campioni prelevati nel fiume. In entrambi i punti esaminati è risultata la presenza, seppur con valori molto bassi, di diverse sostanze chimiche, alcune delle quali pericolose ad alte concentrazioni.

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