L'EMERGENZA

Montesilvano, cacciati da via Ariosto gruppi di senegalesi bivaccano in spiaggia 

Dopo il blitz nelle palazzine, ci sono famiglie che non sanno ancora dove dormire. Sos di balneatori e operatori turistici

MONTESILVANO. Si sono accampati nel tratto di spiaggia libera a due passi dai Grandi Alberghi, i senegalesi sfrattati dal ghetto di via Ariosto. A due settimane dallo sgombero, con l’arrivo dei primi turisti che hanno scelto la città adriatica come meta dove trascorrere le vacanze, c’è chi chiede un intervento risolutivo per fermare il perpetrarsi di situazioni che potrebbero danneggiare l’immagine della città.
«“Montesilvano, recentemente insignita della Bandiera Verde, non può assolutamente tollerare situazioni di degrado, in particolar modo a ridosso del polo alberghiero, a stagione turistica avviata» tuona Marco Forconi, di Fratelli d’Italia. È proprio lui a segnalare la presenza di «un nucleo di extracomunitari di varie etnie, all’incrocio con via Ungheria, sempre presente dal tardo pomeriggio. Chiedo agli organi competenti e all’amministrazione comunale in primis, un intervento risolutivo attraverso l’immediato sgombero dell’accampamento abusivo sul tratto di spiaggia indicato e un blitz antidroga durante l’assembramento che si protrae fino a tarda serata».
Necessaria, aggiunge, «l’eliminazione delle tende sulla battigia, prima che degeneri in un secondo ghetto ancora più pericoloso». Preoccupazione è stata espressa anche dagli operatori turistici. Sono diversi i balneatori che dormono negli stabilimenti per scongiurare il rischio che gli sfollati di via Ariosto possano usarli per dormire. «La situazione del ghetto di via Ariosto ha compromesso l’immagine turistica di Montesilvano, ma non da ora» spiega il presidente del Sib/Confcommercio Pescara, Riccardo Padovano. «Do merito al sindaco Maragno per essersi occupato, con le forze dell’ordine, di una situazione che nessuno aveva affrontato prima e che andava risolta. Ma ora vanno individuate soluzioni. Bisogna gestire una situazione che si è creata proprio nella stagione turistica, negativa per l’immagine della città. Molti colleghi» prosegue Padovano «dormono negli stabilimenti, per la paura che ci vadano a dormire i senegalesi». Padovano annuncia l’intenzione di chiedere un incontro con il prefetto di Pescara per discutere la questione immigrati.
«Oltre alla situazione di via Ariosto, che va assolutamente affrontata, porrò anche il problema dell’accattonaggio sotto agli ombrelloni. Vogliamo capire come possiamo regolarci con la vendita abusiva, una situazione diventata insostenibile».
Il vicepresidente di AlberghiAmo, Adriano Tocco, auspica che si tratti di una situazione «transitoria. Quello di via Ariosto era un problema annoso, che andava affrontato. Sappiamo che l’amministrazione sta lavorando per trovare soluzioni. Ci auguriamo che questo accada nel più breve tempo possibile, per scongiurare ricadute negative sulla stagione balneare».
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