Montesilvano, hotel dell'Asl all’asta per 1,4 milioni

Il manager D’Amario mette in vendita l’albergo della pineta: comprato 10 anni fa per i disabili mentali ma mai aperto

MONTESILVANO. Un milione e 431 mila euro. È questa la base d’asta per l’hotel Paradiso, l’albergo di proprietà della Asl di Pescara comprato nel 2004 per trasformarlo in una residenza per disabili mentali e diventato un monumento allo spreco di soldi pubblici. Mai aperto in 10 anni, l’hotel alle spalle della pineta di Santa Filomena, tra via Firenze e via Napoli – tre piani, 27 camere e 58 letti più giardino e piscina –, andrà all’asta tra meno di tre mesi. Con l’obiettivo di portare soldi freschi nelle casse della Asl. Per presentare le offerte c’è tempo fino alle 13 del 16 giugno prossimo. L’asta pubblica si terrà il successivo 23 giugno, alle 10, nella saletta riunioni del settore tecnico patrimoniale della Asl, al piano terra dell’area del vecchio ospedale di Pescara.

Il vecchio albergo costruito nel 1959 per dare spazio ai primi turisti del boom andrà al miglior offerente: «L’asta», dice il bando redatto dal responsabile del procedimento, Vincenzo Lo Mele, «sarà effettuata con il sistema e con le modalità delle offerte segrete in aumento rispetto al prezzo a base d’asta. L’aggiudicazione sarà formalizzata in favore del soggetto che avrà presentato l’offerta più vantaggiosa per la Asl, cioè in favore del soggetto che avrà offerto il prezzo più alto rispetto all’importo a base d’asta». Ma non sarà facile vendere l’ex albergo, «tenuto conto dell’attuale stato di degrado dell’immobile, degli arredi, delle attrezzature», come dice la delibera 376 della Asl. Poi c’è un precedente: a Penne, l’hotel dei Vestini è stato venduto soltanto dopo 14 aste andate deserte, con il prezzo crollato dai 4 milioni e 100 mila euro del primo incanto fino ai 650 mila euro dell’ultima chiamata. Con questa premessa, per la Asl vendere l’hotel Paradiso potrebbe essere quasi sicuramente un’operazione a perdere: nel 2004, la Asl pagò 1.187.850 euro al vecchio proprietario, Karl Heinz Fioriti, più l’Iva ma, con la crisi dei mercati immobiliari e del turismo, vendere a quel prezzo l’albergo che cade a pezzi sarà difficile.

Nell’era dell’ex direttore generale Angelo Cordone, la Asl comprò l’hotel per farne una casa per disabili mentali. Non fu possibile: un albergo costruito nel 1959 non può essere in regola con le normative antisismiche attuali e con le leggi sulle barriere architettoniche. Secondo i successori di Cordone, quell’albergo sarebbe potuto diventare una struttura sanitaria soltanto con centinaia di migliaia di euro di lavori. Per questo, Antonio Balestrino, manager Asl appena dopo Cordone, provò subito a rivenderlo per fare cassa ma non ci riuscì. Ora la Asl, a partire dal direttore generale Claudio D’Amario, ha ancora la volontà di disfarsi dell’immobile tanto da ottenere il via libera del presidente della Regione e commissario alla Sanità Gianni Chiodi per mettere all’asta l’hotel dalla facciata rosa e finito nel mirino dei vandali.

Il bando mette per iscritto che l’ultima parola sull’assegnazione dell’albergo sarà proprio di D’Amario: «Le offerte saranno vagliate dal responsabile del procedimento. L’aggiudicazione effettuata sarà sottoposta ad approvazione del direttore generale che l’approva con formale deliberazione. Fino al perfezionamento del contratto, l’aggiudicazione non sarà vincolante per la Asl».

Prima di mettere l’ex hotel Paradiso all’asta, la Asl ha tentato di venderlo al Comune di Montesilvano ma la trattativa con l’amministrazione si è arenata prima ancora di cominciare: in 30 giorni, il Comune non ha risposto all’invito della Asl di intavolare una «trattativa privata» ed è partita l’asta.

Il bando, poi, precisa i dettagli: «Non è ammessa offerta per conto di “persona da nominare” pena la non accettazione dell'offerta. Si procederà all’aggiudicazione anche nel caso di presentazione di una sola offerta purché valida. In caso di offerte uguali si procederà a una licitazione tra i soggetti che hanno presentato la medesima offerta».

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