Montesilvano: salvo sotto il treno. Parla il testimone: "L'ho aiutato a rialzarsi"

Il minorenne che ha registrato il video: "Non so chi sia, quell'uomo è scappato via appena si è ripreso". E la polizia esamina le immagini delle videocamere

MONTESILVANO. Lo ha visto sdraiarsi fra i binari prima che passasse il treno e poi, dopo il passaggio del convoglio merci, lo ha aiutato a risollevarsi. Era incolume. Il racconto è quello del minorenne che l'altro giorno si è trovato alla stazione per girare un video sui treni, dei quali è un appassionato, e che alla fine si è invece trovato a riprendere la tragedia sfiorata diventata con il tempo un giallo: un tentato suicidio o il gesto di un pazzo?  La terza ipotesi è che si sia trattato di una incosciente prova di coraggio da non prendere assolutamente da esempio.

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  La polizia ferroviaria è alla ricerca dell'uomo che si è fatto passare sopra il mega treno di 21 carrozze cariche di furgoni prodotti dalla Sevel in val di Sangro. Di lui si sa che ha tra i 40 e i 50 anni e che probabilmente non è straniero. Gli agenti stanno scandagliando le immagini delle telecamere e svolgono indagini in altre direzioni. Ma la base da cui partono resta sempre  la testimonianza del minorenne che quel giorno e in quel momento era alla stazione ferroviaria.
Erano circa le 16 di ieri quando l’uomo, al momento non identificato, ha atteso l’arrivo del treno merci che trasporta furgoni. Si è lanciato in una corsa rapidissima e ha raggiunto il secondo binario per poi sdraiarsi a terra qualche istante prima del passaggio del convoglio. Il minorenne, che è stato ascoltato dagli inquirenti ha spiegato di avere una passione per i treni e che era alla stazione per filmare il passaggio del convoglio come fa spesso. Ha precisato che non conosceva l'uomo e di non sapere tuttora chi sia.  E ha proseguito raccontando di non aver atteso la fine del passaggio dei vagoni, ma di aver  interrotto la registrazione del video prima. E che  lui stesso è poi andato a verificare le condizioni dell’autore di quell’insano gesto. Stando sempre a quanto riferito dal minorenne, l’uomo, rimasto allungato anche dopo il passaggio del treno, si è rialzato senza alcun graffio. Inizialmente ha accettato di raggiungere la banchina con lui che voleva prestargli soccorso. Ma non ha detto una sola parola. Poi è scappato via. Intanto il macchinista del treno si era reso conto della presenza di una persona sui binari e, non potendo arrestare in tempo la corsa, aveva dapprima suonato all’impazzata la sirena, come si sente distintamente nel filmato, per poi fermare il convoglio poco dopo. Era convinto di aver investito un suicida. Ed è proprio dal macchinista che è poi partita la telefonata al 118 per segnalare l’investimento.
L’uomo dei binari rischia una denuncia per procurato allarme e interruzione di pubblico servizio.

Quello accaduto a Montesilvano sembra non essere un episodio isolato, ma un’assurda “moda” tra i giovanissimi come dimostra il progetto “Train to be Cool”, un’iniziativa promossa dalla Polizia Ferroviaria nelle scuole italiane, e arrivata nei giorni scorsi anche a Pescara, per contrastare il fenomeno dei selfie sui binari.
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