Movida violenta a Pescara, aggredito un 24enne: è grave

Violenza a Pescara Vecchia, il giovane è in prognosi riservata nel reparto di Neurochirurgia dell’ospedale

PESCARA. Con il passare delle ore si fa più pesante il bilancio della notte di violenza nel centro storico di Pescara. Tra sabato e domenica ci sono state più aggressioni, pare tre, due delle quali potrebbero avere in comune i responsabili del pestaggio, e uno dei giovani coinvolti è finito in ospedale in prognosi riservata, nel reparto di Neurochirurgia.

E' un 24enne di Pescara, A.R., che è stati colpito alla testa, probabilmente da uno sconosciuto che lo ha raggiunto alle spalle e poi si è subito allontanato. La vittima non era sola ma con due amici. Uno dei due si sarebbe fermato al suo fianco e lo avrebbe soccorso mentre l'altro avrebbe cercato di fermare il responsabile e sarebbe stato a sua volta aggredito, finendo anche lui in ospedale ma senza conseguenze gravi. Il condizionale è d'obbligo, essendo tutto in via di ricostruzione, e il compito di chiarire come si sono svolti i fatti e perché ci sia stata questa successione di episodi violenti è affidato al personale della squadra mobile di Pescara, diretta da Pierfrancesco Muriana, che ha ascoltato i primi testimoni e altri ne ascolterà oggi mentre ieri sera è stato eseguito un controllo nei locali della zona, alla riapertura dei battenti, per acquisire le immagini delle telecamere, laddove siano disponibili le riprese delle aggressioni. Oggi, quindi, la situazione potrebbe apparire più chiara, sul fronte investigativo.

C'è stato anche un terzo fatto di violenza, che ha visto protagonisti due sulmonesi, i quali sarebbero stati aggrediti da un nomade e sarebbero stati medicati in ospedale, per poi essere dimessi con prognosi di circa un mese.

Bilancio pesante, quindi, per una notte che doveva essere di svago e divertimento per i giovani - e meno giovani - che nel fine settimana scorso hanno affollato le strade di Pescara Vecchia, dentro e fuori i locali. Non è ancora chiaro cosa ci sia dietro, potrebbe essere scaturito tutto da motivi futili e magari l'alcol potrebbe aver contribuito ad alzare il livello di tensione ma è presto per definire con esattezza lo scenario in cui è maturata la scia di violenza che ha mandato più persone in ospedale. Nel momento in cui emergeranno i contorni precisi di questi episodi si potrà anche escludere definitamente il sospetto, ma anche la paura, che anche in città stia prendendo piede un gioco pericoloso, il knockout game, in cui i giovani prendono a pugni degli sconosciuti senza motivi, solo per dimostrare la propria forza e per affermarsi.

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