"Multe a chi non prende l'Asse attrezzato"

Il sindaco di Sambuceto vuole bloccare il traffico con le telecamere a San Giovanni Teatino

PESCARA. San Giovanni Teatino verrà blindato con telecamere e tutor per fermare il passaggio delle auto dei non residenti. E' la soluzione escogitata dal sindaco Caldarelli per evitare l'invasione dei veicoli nel suo paese, quando scatterà il pedaggio sull'Asse attrezzato.

Il sindaco del paese con la più alta concentrazione di ipermercati dell'Abruzzo teme un esodo del traffico sulle strade alternative al raccordo Chieti-Pescara, che diventerà di nuovo a pagamento a partire dal primo maggio. Così, sta pensando di correre ai ripari con un progetto mai pensato prima, illustrato ieri mattina durante l'incontro organizzato dal presidente della Provincia Guerino Testa, per parlare del problema del pedaggio.

«Vogliamo posizionare delle telecamere agli ingressi e alle uscite di San Giovanni Teatino», ha spiegato Verino Caldarelli, «in modo da riprendere tutte le auto che transitano. Quelle non autorizzate, che resteranno in paese per un tempo inferiore a 20 minuti, verranno multate». San Giovanni Teatino diventerà così una sorta di Forte Apache, inviolabile persino a chi è diretto all'aeroporto.

Il ragionamento del sindaco è il seguente. I mezzi che resteranno a San Giovanni Teatino per un lasso di tempo breve, cioè inferiore a 20 minuti, vuol dire che utilizzeranno le strade che portano al paese come alternativa all'Asse attrezzato e quindi dovranno essere multate. «Invece, per gli automobilisti che si fermeranno per più di 20 minuti», ha continuano Caldarelli, «probabilmente, per fare acquisti o fare visite ai parenti e agli amici, non verranno sanzionati». Ovviamente, in questa sorta di enorme Zona a traffico limitato, saranno esclusi i residenti e i lavoratori. «Sarà un database con le targhe registrate dei residenti a rivelarci se le auto saranno autorizzate o meno», ha precisato.

A parte questa proposta, dalla riunione in Provincia è emersa una linea comune contro il ripristino del pedaggio sull'Asse attrezzato. Le Province di Pescara e Chieti, i Comuni di Pescara, Chieti, San Giovanni Teatino e le Camere di commercio delle due province si muoveranno insieme per scongiurare il pagamento del raccordo. Per questo, è stato deciso di inviare un telegramma con una richiesta di incontro al presidente dell'Anas Pietro Ciucci. Verrà anche sollecitato un colloquio con il ministro Altero Matteoli. Alla riunione erano presenti i sindaci Luigi Albore Mascia e Umberto Di Primio, i presidenti delle Province Guerino Testa ed Enrico Di Giuseppantonio e i responsabili delle Camere di commercio Becci e Federici.

«È indispensabile fare fronte comune su questa vicenda», ha insistito Testa. «Si tratta di un provvedimento scellerato», ha fatto notare Mascia, «il Comune di Pescara darà pieno sostegno a qualsiasi iniziativa legale per contrastare questa imposizione». «Una forte lobby istituzionale», ha sottolineato Di Primio, «è la risposta più corretta per ottenere un risultato. Ma bisogna anche considerare le conseguenze dell'esclusione dell'Asse attrezzato dal pedaggio. Il declassamento del raccordo comporterebbe un passaggio delle competenze in capo alle Province». «Con l'istituzione del pedaggio», ha concluso Di Giuseppantonio, «aumenterebbe il traffico sulla Tiburtina».

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