Muore a 16 anni nel giardino di casa 

Alessandro Cerritelli aveva pranzato da poco con i nonni. Il ragazzo è stato trovato steso a terra. Inutili i soccorsi del 118

ALANNO. Una giornata come tante altre, un pranzo come molti altri. Poi la tragedia. Alessandro Cerritelli, 16 anni compiuti il 30 giugno scorso, è morto nel giardino di casa dopo aver pranzato con i nonni. Non c'è stato niente da fare per strapparlo a una morte improvvisa e inspiegabile, che ha stravolto tutti, non solo la famiglia, dai genitori ai nonni, ma l'intero paese di Alanno, e anche oltre. Sarà l'autopsia, nei prossimi giorni, a dare delle risposte alle tante domande che si susseguono a ripetizione in queste ore, dopo la scomparsa del giovanissimo studente del secondo anno dell'istituto Agrario di Alanno.
«Un ragazzo solare, simpatico, sempre pronto a scherzare con tutti, di animo buono»: lo ricordano così, dopo aver saputo che il suo cuore si è fermato per sempre. Ci ha provato l'equipaggio del 118, arrivato dalla postazione di Scafa, a salvarlo, ma le manovre di rianimazione cardio-polmonare non hanno avuto l'esito sperato, ieri pomeriggio.
Poco prima Alessandro aveva pranzato con i nonni, era uscito da casa per scrollare la tovaglia, mentre la nonna sistemava la cucina. Il 16enne non rientrava e così la nonna lo ha cercato in giardino e lo ha trovato steso a terra. Si era sentito male, e non si è più ripreso. Cosa è successo in quei minuti? Come è morto Alessandro, che a quanto pare non aveva problemi di salute? Oltre al 118 nella zona di Colle Rotondo sono arrivati anche i carabinieri della compagnia di Penne (il comandante è il tenente Alfio Rapisarda) e il medico di legale. Morte naturale, si è detto subito, ma per andare a fondo sarà eseguita l'autopsia per cui il corpo è stato trasportato in obitorio, in attesa che venga affidato l'incarico dalla Procura.
La notizia si è diffusa immediatamente, insieme allo shock, e a casa del giovane è arrivato il sindaco Oscar Pezzi. «Lo sgomento per questa morte non è solo della famiglia ma di tutta la cittadinanza», dice il primo cittadino. «Il mio dispiacere è quello di tutti i compaesani», aggiunge Pezzi.
Alessandro, appassionato di calcio e tifoso della Juve, era entrato nella famiglia del Real Scafa, tra gli allievi. E si era fatto subito benvolere. Anche nella squadra ieri il turbamento è stato enorme, ieri. (f.bu.)