Muore un orso sul sentiero delle bike

Pettorano sul Gizio, trovato sul ciglio della stradina, forse è stato avvelenato. La sera prima si aggirava in paese

PETTORANO SUL GIZIO. Un altro orso morto dopo Deniza. Questa volta in Abruzzo, terra di tutela della specie. Probabilmente avvelenato, dicono le prime indagini della Forestale. Si tratta di un giovane maschio di orso marsicano, tra i 2 e i 4 anni, di circa 90 chili. A ritrovarlo a pancia in su, sul ciglio di una stradina ciclabile in località San Biagio, nel Comune di Pettorano sul Gizio, nell'Aquilano, un giovane del posto che transitava in bicicletta. La macabra e triste scoperta intorno a mezzogiorno di ieri.

Un testimone racconta: «Stavo passando di qui e ho visto due persone che stavano osservando qualcosa sul ciglio della strada. Mi sono avvicinato e ho visto la carcassa di un orso a pancia all'aria. Sembrava un peluche. Mi ha fatto tanta tenerezza».

Da una prima ricognizione, ha riferito il vicequestore aggiunto della Forestale, Luca Brugnola, l'animale «non presenta ferite da arma da fuoco e nemmeno traumi che facciano pensare a morte violenta».

L'animale era stato avvistato ieri sera all'imbrunire, nella stessa zona che costeggia la Statale 17 da altre persone che lo hanno anche fotografato. Un giovane romeno lo ha anche ripreso in sequenza. In un primo momento si pensava fosse l'orsa Peppina, invece si tratta di uno dei due maschi che frequentano stabilmente la zona della Riserva naturale del Monte Genzana.

Probabilmente lo stesso che l'altra sera ha avuto un incontro ravvicinato con un residente di Valle Larga rimasto ferito alla testa e a una gamba mentre cercava di fuggire.

L'abitazione dell'uomo si trova a poche centinaia di metri dal luogo del ritrovamento.

Sulla carcassa dell'orso non è stata trovata alcuna traccia di sangue, né traumi e l'ipotesi più accreditata è proprio l' avvelenamento. Il Corpo forestale ha prelevato numerosi reperti trovati lungo il sentiero che l'orso avrebbe percorso prima di accasciarsi privo di vita.

Certezze sulle cause della morte arriveranno solo dall'esame sulla carcassa che si svolgerà all'istituto zooprofilattico di Grosseto dove sarà trasferita martedì prossimo.

Sulla vicenda indaga anche la polizia di Sulmona per accertare eventuali responsabilità. Proprio a seguito delle numerose visite notturne nei pollai della zona da parte del plantigrado la popolazione si era detta esasperata, tanto da costituire una sorta di comitato anti-orso. Salgono così a quattro gli orsi trovati morti nel 2014 nell'area che ricade dentro o nelle zone limitrofe al Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise (Pnalm).

«Siamo molto preoccupati per la tutela dell'orso marsicano. È un animale identitario della nostra regione e un valore di carattere naturale che va salvaguardato», ha dichiarato l' assessore regionale all'Agricoltura, Dino Pepe.

Negli ultimi 30 anni sono morti tre orsi nella stessa zona: due investiti dal treno dei Parchi e uno ritrovato annegato dentro un pozzo.

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