Murales sul dramma dei profughi 

Inaugurata l’opera dell’artista Graziano Fabrizi: 30 metri quadrati sulla parete est della stazione

MONTESILVANO. Guardandola, il pensiero non può non andare al celebre “Guernica” di Picasso. È stata inaugurata nella mattinata di ieri “Immi”, installazione che l'artista e docente Graziano Fabrizi ha donato alla città di Montesilvano. L’opera, di 30 metri quadrati, è stata realizzata sulla parete est della stazione ferroviaria, lungo via Spagna. Un’opera che mette al centro il diritto alla vita.
Come Guernica, i volti sono trasfigurati dal dolore, dalla paura, le mani si ergono tra le onde del mare, nel disperato e vano tentativo di mettersi in salvo. «Immi tratta una tematica importante, quella del diritto alla vita. È un’opera che vuole aprire al dialogo, partendo da un principio fondamentale, un diritto insindacabile», ha spiegato ieri Fabrizi. «Ci sono riferimenti al Cubismo e a Guernica di Picasso. Una novità è che l’installazione è interattiva, dotata di codice Qr code attraverso il quale è possibile ascoltare la lettura dell’opera». Il testo che accompagna “Immi”, scritto dall’autore, ha la voce dell’attrice Alessandra Relmi. Quella proposta è una sorta di audioguida, fruibile attraverso il sistema del Qr, che consente a chi osserva l'installazione di immergervisi a 360 gradi. Il Qr code rimanda, inoltre, al sito dedicato a Immi, che contiene l’interpretazione personale dell’opera di 13 testimoni: gli scrittori Alessio Romano, Peppe Millanta e Maura Chiulli, il critico musicale e docente Paolo Talanca, i docenti Monica Mariani e Massimiliano Dirodi, i dirigenti scolastici Carlo Cappello, Natalina Ciacio ed Eleonora Dell’Oso, il giornalista Leonardo Nodari, il pediatra Luigi Laguardia, il parroco don Lorenzo e l’architetto Giuseppe Cimmino.
All’inaugurazione di Immi erano presenti anche alcune classi dello scientifico D’Ascanio di Montesilvano e del liceo Luca da Penne e Mario dei Fiori di Penne, oltre a una rappresentanza dello Scientifico Galilei di Pescara, con i rispettivi dirigenti scolastici. Alla cerimonia, è seguito un partecipato incontro con l’artista a Palazzo Baldoni. Immi come diritto alla vita, ma anche come “I’m”, Io sono, visto allo specchio. “Immi è un’altra declinazione del progetto di rigenerazione urbana per mezzo della street art che stiamo portando avanti” ha sottolineato il presidente della Commissione Cultura Alessandro Pompei. «Anche in questo caso, il lavoro fatto nell’ultimo anno e mezzo per portare l’arte sul nostro territorio è stato riconosciuto e ha indotto un grande artista di Montesilvano a mettere a disposizione della città un’opera d’arte cruda e diretta, con un messaggio che arriva forte e chiaro. Immi è la seconda opera donata da Fabrizi, dopo “Amatevi è gratis”, che si trova in via San Francesco. Queste opere, unite a quelle realizzate da altri artisti, trasformano Montesilvano una vera galleria a cielo aperto».