Musei, il Comune perde un milione all'anno

Rapporto dei revisori: in 7 mesi il Colonna non ha incassato nulla, quello del Mare 87 euro

PESCARA. Il museo d'arte moderna Vittoria Colonna, considerato un fiore all'occhiello tra le proprietà del Comune di Pescara, non ha fatto guadagnare nemmeno un euro all'amministrazione nei primi sette mesi dell'anno. Dall'inizio di gennaio fino al 21 luglio scorso, gli incassi sono stati pari a zero. E' andata un pochino meglio al Museo del mare, che ha incassato nello stesso periodo 87 euro, cioè quanto guadagna in pochi minuti un cinema della città. E' impressionante il risultato delle verifiche effettuate nelle settimane scorse dal collegio dei revisori dei conti dell'ente su due musei comunali. Il documento è stato consegnato, prima di Ferragosto, al sindaco Luigi Albore Mascia e all'assessore al bilancio Eugenio Seccia.

Si tratta della verifica ordinaria di cassa che il collegio dei revisori, guidato dal presidente Mario Del Vecchio, provvede ad effettuare sul bilancio e sui beni di proprietà del Comune.
Proprio da queste verifiche abituali è emersa una situazione drammatica per i musei. L'ente si è rivelato un pessimo gestore, perché l'andamento delle strutture museali è fallimentare.

GESTIONE IN PERDITA.
La spesa che l'amministrazione comunale ha sostenuto dal 2007 al 2010 per la gestione dei musei ammonta a ben 3 milioni 900mila euro, cioè quasi un milione all'anno. In questo quadriennio, le entrate derivanti dalla vendita di biglietti, cataloghi e cartoline non ha superato complessivamente i 15mila euro, ossia appena lo 0,4 per cento di quanto viene speso per la gestione.

Le strutture sono in tutto cinque: museo delle Genti d'Abruzzo, il Cascella, quello d'arte moderna Vittoria Colonna, il Paparella e il museo del Mare, aperto in una struttura provvisoria a fianco dell'Associazione nazionale marinai d'Italia, in attesa che venga completato l'edificio rimasto un'incompiuta anni, accanto al mercato ittico. Il Circolo aternino, che l'amministrazione vorrebbe trasformare in un museo, a due anni dal restauro non ha mai aperto i battenti.
La situazione non sembra migliore quest'anno, anche se al Colonna è in corso la mostra di Modigliani, che richiama in media tra gli 80 e i 90 visitatori al giorno.

RAPPORTO DEI REVISORI. L'amministrazione comunale sapeva già che le cose non andavano bene con i musei, ma forse non fino al punto di vedere incassi pari a zero. Il documento presentato dal collegio dei revisori ha aperto uno scenario inquietante nei conti dell'ente.
Il Colonna, struttura di punta dei musei comunali, non incassa nulla. Il saldo contabile al 20 gennaio scorso è pari a zero. Lo stesso per i biglietti, interi e ridotti, in vendita dal 20 gennaio al 21 luglio scorsi al prezzo ognuno, rispettivamente, di 5 e 2,50 euro. Niente anche dai cataloghi. Il collegio dei revisori spiega così ciò che è accaduto. «La precedente verifica di cassa, avvenuta in data 20 gennaio 2011, ha registrato un saldo contabile di zero euro», si legge nel documento, «dalla scorsa verifica ad oggi, non si rilevano incassi essendo stati ospitati eventi a titolo gratuito». «Quanto all'affitto della sala convegni e altre manifestazioni», proseguono i revisori, «i relativi corrispettivi sono stati versati direttamente dai richiedenti sul conto del tesoriere». Probabile che qualcosa sia arrivato dall'affitto della sala, anche se i revisori non lo dicono.

Ma non certo dall'attività principale, che è quella dell'esposizione delle opere artistiche.
Appare imbarazzante per l'ente anche il risultato raggiunto con il Museo del mare, che viene aperto solitamente dietro prenotazioni delle visite. Altrimenti la struttura è quasi sempre chiusa. Hanno reso poco anche le visite guidate delle scuole. Lo confermano i dati indicati nel rapporto dei revisori. In sette mesi, dal 20 gennaio al 21 luglio, il museo è riuscito a vendere appena 19 biglietti, al prezzo ognuno di 2,50 euro, per un totale di 47,50 euro. Qualcosa in più dai ridotti: ne sono stati staccati 22 al prezzo ognuno di 1,50 euro, per un totale di 35,80. Di cataloghi e cartoline neanche a parlarne. L'incasso totale è stato, quindi, di 87,80 euro.

GESTIONE AI PRIVATI. Il Comune ha già alzato la bandiera bianca e si prepara ad affidare ai privati la gestione di quattro strutture museali, cioè il Museo del Mare, il Cascella, il Colonna e il Circolo Aternino mai aperto. La giunta ha già approvato l'atto di indirizzo e nei primi di agosto la questione è stata affrontata dalla commissione affari generali, presieduta da Andrea Salvati.
L'amministrazione comunale sostiene che siano soprattutto le spese per il personale a pesare maggiormente sui bilanci dei musei. «Il costo più elevato nella gestione delle strutture», ha spiegato Salvati, «è proprio quello derivante dal personale, che impegna il 30 per cento del totale. Il divario tra entrate e uscite determina una condizione di insostenibilità che ha imposto la necessità di individuare soluzioni diverse, come l'esternalizzazione attraverso un bando».

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