Naiadi al gruppo di Roma, via al ricorso 

L’azienda teramana Pretuziana va al Tar e denuncia: «Abbiamo presentato un progetto a zero spese, nessuna risposta»

PESCARA. Non c’è pace per Le Naiadi. A distanza di 24 ore dall’affidamento del centro natatorio pescarese alla cordata romana formata dalle due società Centro nuoto Italia e Servizi integrati per lo Sport, a scendere in campo è la Pretuziana, azienda teramana che nelle scorse settimana aveva fatto pervenire il suo interesse a gestire l’impianto sportivo, ma che adesso denuncia: «Dalla Regione non è arrivata nemmeno una risposta». Questo è uno dei passaggi che si legge in una lunga nota con cui la società annuncia la presentazione di un ricorso al Tar contro l’assegnazione temporanea avvenuta nella giornata di mercoledì scorso da parte della Regione: «La nostra è la cronaca di una scelta annunciata. Già dieci giorni fa avevamo intuito le intenzioni della Regione Abruzzo e in quella circostanza denunciammo un palese tentativo di mortificare una società abruzzese, la nostra, per favorirne invece una romana, affidandole la gestione delle Naiadi. Così è stato», spiegano. Poi, la nota prosegue: «Lo scorso 14 maggio avevamo chiesto alla Regione di valutare la possibilità di affidare in concessione, anche temporanea l’impianto sportivo Le Naiadi alla Pretuziana, garantendo la riapertura in tempi celeri, compatibilmente con la manutenzione del caso, evitando di pregiudicare la stagione estiva in quel momento alle porte». Quindi un passaggio sui lavoratori: «Il 4 giugno ci dichiaravamo disponibili alla riassunzione graduale di tutti i dipendenti della precedente gestione dell’Impianto sportivo, alle medesime condizioni, nel rispetto delle mansioni necessarie e considerando le anzianità aziendali, per tutta la durata dell’eventuale concessione da parte della Regione Abruzzo». Poi una precisazione: «Tra le altre cose, la nostra proposta non prevedeva alcuna spesa per la Regione, mentre l’affidamento appena deciso prevede anche un importante contributo economico. Nonostante questo», dicono dalla Pretuziana, «non abbiamo avuto nemmeno una risposta. Si è preferito scorrere la graduatoria di una gara che, nel bando, non solo non prevede lo scorrimento, ma il periodo di affidamento previsto nella medesima gara è ampiamente scaduto». E allora la Pretuziana passa al contrattacco e annuncia l’avvio di una battaglia legale: «Per questo annunciamo la presentazione di un ricorso al Tar contro l’affidamento deciso dalla Regione e valutiamo la possibilità di ricorrere contro tale affidamento in ogni sede possibile, senza escludere la magistratura ordinaria, perché valuti la correttezza di tutto l’iter».
A questo punto bisogna capire se la presentazione del ricorso annunciato dalla Pretuziana possa andare a incidere sui tempi di riapertura dell’impianto, che i nuovi gestori, ma anche gli esponenti politici, hanno fissato in meno di un mese, garantendo il ritorno in funzione almeno della piscina olimpionica e delle zone estive per la metà di luglio.
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