Nascono a Pescara i futuri talenti del design industriale

Quattro progetti su 150 scelti dall’azienda di elettronica provengono dalle nuove leve della scuola adriatica

PESCARA. A Pescara si respira aria di design. Dei dieci progetti finalisti della settima edizione del Samsung young design award 2013 (Syda), ben quattro provengono dal corso decentrato di Design industriale dell'istituto superiore per le industrie artistiche di Roma (Isia), la cui sede si trova appunto nel capoluogo adriatico.

Il concorso, ideato dall’azienda leader dell’elettronica di consumo e dedicato alla “Next design generation”, è giunto alla sua fase calda. L'iniziativa è patrocinata dall'associazione per il disegno industriale e ogni anno chiama a raccolta centinaia di giovani designer ancora alle prese con lo studio universitario oppure già laureati. Il tema di quest'anno è “A lesson for tomorrow: technology for future education”, quindi una libera interpretazione dell'esigenza e della possibilità di creare sempre qualcosa di originale in un settore come quello dell'elettronica che, in continua evoluzione, propone agli utenti sempre nuovi sistemi e applicazioni.

I designer in erba abruzzesi, che si sono formati al corso decentrato di Pescara dell'Isia, sono stati selezionati tra oltre 150 concorrenti. Tra loro ci sono Enrico Peca e Riccardo Mecheri col progetto "Calamò", Mattia Floris con "Parallelo", Pietro Fedele e Francesco Berarducci con il lavoro "Noah", Giada Freno, Alessio Canfora e Lucia Tomaselli con "Magic book". I giovani designer hanno dovuto approfondire il proprio progetto assieme ai tutor assegnati, in vista del Syda Campus che al momento li vede impegnati a Milano per un workshop diretto ad affinare i concetti del lavoro proposto.

«È un'esperienza unica, non riuscivo a credere che il mio lavoro fosse stato selezionato tra così tanti», racconta uno dei finalisti pescaresi, Enrico Peca, che ha basato il proprio progetto su un calamaio digitale per comunicare l'importanza del ritorno alla gestualità come motore dell'inventiva del futuro, «sono contento che una percentuale altissima dei concorrenti approdati in finale provenga dal corso che frequento nella mia città». Peca, come tutti gli altri, dovrà consegnare il proprio lavoro definitivo oggi e presentarlo personalmente di fronte ai membri della giuria, composta da Kyung Hoon Lee, direttore di Samsung Design Milan, da Luisa Bocchietto e Dario Moretti, rispettivamente presidente e consulente per l'informazione dell'Adi, dal direttore di Sette-Corriere della Sera Pier Luigi Vercesi, dai designer Chris Bangle e Denis Santachiara, e dai docenti Francesco Schianchi e Alfredo Ronchi. Saranno loro ad eleggere i vincitori del concorso e assegnare i rispettivi premi. Si va dai 5.000 euro del primo premio ai 3.000 del secondo fino ai 2.000 del terzo sul podio. I premi possono essere riconosciuti, per l'intero importo previsto, anche ex aequo. «Il più ambito», sottolinea Peca, «è il Gran Premio della giuria che ammonta a ben 15 mila euro ed è destinato ad uno o più progetti che rispettino pienamente i criteri di valutazione, ma potrebbe anche non essere assegnato». Se ci si è fatti davvero valere durante le fasi finali del concorso, c'è la possibilità per il designer che ha dimostrato il maggior talento, di uno stage esclusivo presso il Samsung design center Europe. I vincitori saranno proclamati il 30 settembre prossimo. La speranza dei finalisti è che Pescara possa portare loro fortuna, così come è successo l’edizione scorsa a Benedetta e Pietro Fedele, 25 e 22 anni, che si sono aggiudicati il terzo posto al concorso Samsung young design award.

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