Nel centrodestra tramonta l’ipotesi primarie

La coalizione resta divisa sulla scelta tra Mascia e Testa, rinviato ad oggi il vertice a Roma con Matteoli

PESCARA. La scelta tra Mascia e Testa per la candidatura a sindaco di Pescara, quasi certamente, non avverrà con le primarie. Questa soluzione sembra tramontata. A sostenerlo è proprio la coordinatrice regionale del Nuovo centrodestra Federica Chiavaroli, che si è sempre dichiarata favorevole alla consultazione popolare, osteggiata invece da Forza Italia, per individuare il candidato in grado di raccogliere maggiori consensi dall’elettorato. «A questo punto vedo difficile la scelta delle primarie», ha affermato, «ormai siamo alla fine di febbraio e non c’è più tempo per organizzarle».

Adesso, sembra ancora più difficile che Forza Italia e Nuovo centrodestra possano trovare un accordo. L’ultima chance si giocherà, probabilmente, oggi in un incontro a Roma tra la commissione elettorale costituita da Forza Italia, presieduta dall’ex ministro Altero Matteoli e gli esponenti degli altri partiti della coalizione. La riunione, in realtà, si sarebbe dovuta tenere ieri, ma è stata rimandata per due appuntamenti concomitanti, il voto sulla fiducia al governo Renzi alla Camera e la seduta del consiglio regionale a Pescara. È stato il coordinatore regionale di Forza Italia Nazario Pagano a chiedere un rinvio dell’incontro per poter presiedere nel capoluogo adriatico il consiglio.

Ma c’è chi sostiene che la riunione di oggi si concluderà di nuovo con un nulla di fatto. Forza Italia ha già detto più volte di voler candidare il sindaco uscente, Luigi Albore Mascia, mentre il Nuovo centrodestra insiste nel voler far correre Guerino Testa.

Il presidente della Provincia, però, ha bruciato tutti sul tempo ed è partito lunedì scorso con la campagna elettorale con tanto di manifesti giganti di 6 metri per 3 affissi nelle principali strade di Pescara.

Sembra difficile, a questo punto, che possa fermarsi, tanto più che Ncd ha chiesto esplicitamente alla coalizione di poter scegliere, tra tutte le città italiane dove si vota, solo la candidatura di Pescara. Come appare difficile che Mascia possa fare un passo indietro e rinunciare ad un secondo mandato.

«Se Forza Italia non dovesse candidarlo», ha detto più volte Pagano, «sconfesserebbe cinque anni di governo della città dell’amministrazione Mascia».

Il rischio, dunque, che Forza Italia e Nuovo centrodestra possano andare separati alle elezioni comunali, con due distinti candidati sindaci, rimane molto alto.©RIPRODUZIONE RISERVATA