Nel mirino del pm altre 26 grandi opere

La polizia torna all'Urbanistica, si punta alle votazioni in consiglio comunale. Acquisiti anche gli accordi De Dominicis Iurescia e Progeco

PESCARA. «Ormai hanno portato via tutto, qui non c'è più niente da prendere». Un dirigente dell'ufficio Urbanistica allarga le braccia con un sorriso, quasi in segno di resa, quando chiedi cosa sta succedendo. Gli uomini della squadra mobile diretti da Nicola Zupo hanno appena lasciato gli uffici del Comune con decine di faldoni contenenti altrettanti accordi di programma. Si tratta di progetti edilizi in itinere o in fase avanzata, che hanno già superato l'esame del consiglio comunale. Una parte di questi erano ormai a un passo dalla realizzazione. Ora è tutto in mano alla polizia.
La nuova acquisizione di atti, in copia originale, è stata disposta dal pm Aldo Aceto con decreto del 9 maggio scorso. Si punta anche ai verbali del consiglio comunale per individuare le singole responsabilità dei politici al momento del voto in aula sugli accordi di programma. Si tratta di un passo in avanti dell'inchiesta avviata dalla procura di Pescara su denuncia del costruttore indagato per corruzione Aldo Primavera, che mira ad accertare eventuali irregolarità di natura penale nel rapporto tra edilizia privata ed ente pubblico.

Il numero degli indagati, tra politici, costruttori e dirigenti comunali sarebbe salito a 21. Tra gli accordi di programma acquisiti ieri, c'è quello dell'impresa Iurescia, ai Colli; Ciccotelli, di via Terra Vergine; Sciarra di via Rigopiano, dove è prevista la realizzazione del centro Agbe. E ancora, quello per la realizzazione del “pendolo”, la strada di grande comunicazione tra la Tiburtina e la città che va ad incidere su un comparto edificatorio. Poi quello degli ex serbatoi Camuzzi, in prossimità dello svincolo dell'asse attrezzato, dove la Progeco ha chiesto di realizzare due torri in cui dovrebbe trovare posto anche un albergo, in cambio di un parcheggio pubblico di circa 350 posti. Un altro accordo di programma riguarda l'impresa De Dominicis, che con il suo ricorso fece annullare, con una decisione clamorosa del Consiglio di Stato del dicembre 2005, il piano regolatore generale poi sottoposto a Variante. De Dominicis si accingeva a realizzare il suo insediamento edilizio nei pressi delle Naiadi in cambio di un'area verde dei Colli da adibire a parco pubblico. E ancora, il comparto sottoposto ad accordo di programma per la realizzazione della strada tra piazza della Marina e via Benedetto Croce, anche questo stipulato dal Comune con Sciarra.

Ad alcuni di questi imprenditori è stato concesso l'ampliamento dei vani scala, sottoposti solo recentemente a regolamento come specificava ieri l'assessore all'Urbanistica Tommaso Di Biase, che in serata ha fornito il quadro dettagliato sui nuovi faldoni acquisiti dalla polizia. Si tratta di 26 fascicoli complessivi, di cui 4 relativi a programmi già ratificati dal consiglio comunale; 2 relativi a rimodulazioni di programmi sottoscritti dalla precedente amministrazione; 4 relativi a programmi non approvati; uno relativo ad un programma ritirato; 15 relativi a programmi ancora in istruttoria.