Nell'ex Cofa hotel, negozi e banche

La Camera di commercio potrà realizzare aree espositive e commerciali

PESCARA. Non solo centri espositivi e grandi alberghi. La Camera di commercio potrà realizzare nell'ex Cofa anche negozi, banche, assicurazioni, agenzie turistiche e persino edifici per il culto. I dettagli di questa maxi operazione di investimento sono contenuti nella bozza di protocollo d'intesa che Regione, proprietaria dell'area, ente camerale e Comune hanno firmato mercoledì scorso.

Il Centro è in grado di svelare i contenuti di questo documento riservato, che deve essere approvato dalla giunta regionale per il via libera definitivo alla vendita dell'immobile alla Camera di commercio. Vendita che, in base agli accordi, dovrà avvenire entro i prossimi sei mesi.

Nelle sei pagine della bozza di protocollo d'intesa ci sono tutte le informazioni relative alla compravendita, alla spesa, a ciò che potrà essere realizzato. C'è anche una clausola che prevede il pagamento alla Regione di un'eventuale plusvalenza, nel caso in cui la Camera di commercio dovesse decidere, dopo 10 anni, di cedere a sua volta l'ex mercato ortofrutticolo.

IL PREZZO.
La Camera di commercio pagherà per quel prestigioso immobile di tre ettari e mezzo, situato sul lungomare di Porta Nuova, di fronte all'avveniristico Ponte del mare, 11 milioni 830mila euro. Il prezzo è stato stabilito con una stima redatta dall'Agenzia del territorio di Pescara, per conto della Regione.

La Camera di commercio pagherà parte della somma stabilita con proprie risorse e il resto con un mutuo.

NEGOZI E BANCHE.
Finora, si era parlato solo di stand espositivi e di un albergo. Adesso, si scopre che nell'ex Cofa si possono realizzare anche altre opere, ovviamente, nel rispetto dei limiti urbanistici che il Comune intende fissare nel Piano particolareggiato ancora da approvare. La bozza del protocollo d'intesa fa un elenco preciso. Si parte dall'area espositiva permanente, «destinata a diventare», si legge, «punto d'incontro tra attività produttive e il pubblico, attraverso la realizzazione di nuove opere e servizi e l'accorpamento e l'integrazione di quelli esistenti per l'organizzazione di mostre, convegni, conferenze, proiezioni e congressi». Un'altra area può essere dedicata ai servizi, pubblici e privati, per l'accoglienza e la ristorazione, come alberghi, pensioni, ristoranti, ostelli. Nell'intesa si parla inoltre «di edifici per il culto, cultura, spettacolo, tempo libero e sport». E' una novità l'area commerciale. Si potranno realizzare «esercizi commerciali al dettaglio, come negozi e botteghe» e servizi, «come banche, istituti d'assicurazione, agenzie turistiche».

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