Nocciano: botte a ex moglie e figlia, operaio in cella

Da anni la donna denunciava le violenze, inutili i divieti di avvicinarsi a lei e scatta l’arresto

NOCCIANO. Insulti, minacce, violenze fisiche. Ogni giorno. Una donna di Nocciano ha sopportato di tutto da suo marito e per anni ha subito i maltrattamenti dell'uomo. Esasperazione, dolore e paura l'hanno spinta a denunciarlo ai carabinieri, segnalando gli episodi di cui il marito si è reso responsabile nel tempo e ieri pomeriggio si è arrivati all'arresto, per cui l'operaio di 32 anni, anche lui di Nocciano, è finito in carcere, a Pescara.

Sul suo conto hanno indagato i carabinieri della compagnia di Penne, agli ordini del capitano Alessandro Albano, che hanno raccolto le segnalazioni della vittima e hanno dovuto ricostruire cosa accadeva tra i due. I rapporti, a quanto sembra, erano incrinati da tempo, al punto che la coppia si è separata.

Ma il fatto di non vivere più insieme non è servito a migliorare la situazione e i maltrattamenti, segnalati per la prima volta nel 2011, sono proseguiti. All'epoca non sarebbe stata solo la donna a subire gli atteggiamenti violenti dell'operaio, ma anche la figlia, allora minorenne, sarebbe stata al centro delle sfuriate dell'uomo, sempre stando alla ricostruzione di chi ha seguito il caso. Lo scorso gennaio poi è stato disposto il divieto di avvicinamento alla donna, nella speranza che il suo ex marito la lasciasse vivere in pace. Ma non è stato sufficiente a fermarlo. L’operaio è tornato alla carica, ha continuato a prendersela con la sua ex, pare per futili motivi, e la donna ha continuato a chiedere aiuto ai carabinieri di Penne, troppo spesso chiamati ad intervenire per episodi del genere nella zona vestina. La condotta del 32enne è stata segnalata al giudice che ha disposto l'aggravamento della prima misura emessa nei suoi confronti, il divieto di avvicinamento alla donna, disponendo l'arresto . (f.buc.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA