replica ai grillini

«Noi consiglieri di maggioranza non siamo ritardatari»

PESCARA. È polemica sulla proposta del Movimento 5 Stelle di applicare un giro di vite, tramite una modifica al regolamento, per i consiglieri che arrivano in ritardo nelle sedute dell’assemblea...

PESCARA. È polemica sulla proposta del Movimento 5 Stelle di applicare un giro di vite, tramite una modifica al regolamento, per i consiglieri che arrivano in ritardo nelle sedute dell’assemblea civica. Ieri, è arrivata la replica piccata dei loro colleghi di maggioranza, messi sotto accusa dai grillini per presunti ritardi che avrebbero fatto saltare più volte in passato le sedute.

«L'avvio dei lavori del consiglio», spiegano gli esponenti della maggioranza, «da regolamento, deve avvenire entro un’ora dall'orario di convocazione. Un arco di tempo che in genere viene utilizzato, non per favorire il vagabondaggio o lo sbadiglio dei consiglieri, ma per affrontare nell'imminenza dei lavori esigenze di approfondimento e di condivisione su questioni all'ordine del giorno, spesso anche per valutare come maggioranza eventuali proposte urgenti di correzione». «Tutte le forze politiche», proseguono, «utilizzano le opportunità regolamentari come risorse per rendere più efficaci le loro azioni. Il fatto poi che sia stata pochissimo in aula ieri (lunedì, ndr) chi ha dato fiato alle trombe dell'intollerabile ritardo, aggiunge un tono ulteriore di paradosso a una polemica che sarebbe stato bene evitare».

©RIPRODUZIONE RISERVATA