NON SIAMO LA PATTUMIERA DI LORSIGNORI

E’ inutile far finta di nulla: ci sono due Italie e una è convinta di tirare la carretta per tutti e di avere il diritto di fare dell’altra, quella meno produttiva, la propria pattumiera. Quel che sta succedendo in questi giorni nel processo per la discarica di Bussi lo dimostra in modo lampante: nonostante sia stata avvelenata l’acqua con cui si dissetavano centinaia di migliaia di persone, lorsignori imputati manco si fanno vedere in aula e mandano avanti gli avvocati a prendere per i fondelli tutta una regione. Inquinamento? Ma quale inquinamento... Via, se per anni tra quelle montagne si sono sotterrati i veleni delle produzioni chimiche non è poi una cosa così grave, ma come siete esagerati voi abruzzesi... E anche l’Istituto Superiore di Sanità, ma cosa va a dire che il livello di inquinamento è massimo...

Ecco, io credo che sia questo il momento in cui questa terra deve dimostrare di non far parte di un’Italia prona e sottosviluppata, ma di essere in grado di far valere i propri diritti come è giusto che faccia una matura regione d’Europa. Lo deve fare davanti all’arroganza di ex dirigenti di multinazionali che neppure in età ormai avanzata hanno la dignità di ammettere, a se stessi ancora prima che ai giudici, che è stato commesso un enorme torto a un’intera popolazione ignara.

Per una tecnicalità giuridica difficile da digerire, il processo si è svolto praticamente a porte chiuse, negando agli abruzzesi il diritto di assistere alle udienze in cui si parlava della loro acqua e della loro salute. Ma adesso che il lungo iter giudiziario sta arrivando alla fine, vogliamo vederli in faccia questi signori, che dai loro lussuosi uffici milanesi smistavano le porcherie nella lontana e fredda Valle del Tirino.

E anche le multinazionali che li stipendiavano dovrebbero avere un sussulto di dignità e assumersi il peso, anche economico, di quanto fu perpetrato attorno a quella fabbrica. La giustizia vive di sentenze, certo, ma c’è anche una simbologia che prevede per le vittime il diritto di guardare negli occhi chi ha fatto loro un torto così grande.

Buona domenica a tutti.

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