Nuove nomine nei cda il Pdl accusa Di Mattia

Ancora polemiche sul rinnovo delle cariche in Azienda speciale e Scuola civica De Martinis: il sindaco doveva saldare i debiti in campagna elettorale

MONTESILVANO. «Di Mattia doveva saldare i suoi debiti accumulati durante la campagna elettorale e ha preferito inserire persone nei cda e distribuire doppie deleghe inutili e incarichi di staff per ricompensare il seguito elettorale e per accontentare chi impaziente bussava alla sua porta». A distanza di quasi una settimana dalle nomine dei cda dell'Azienda speciale e della Scuola civica di Montesilvano, ad opera del sindaco Attilio Di Mattia, non si placano le polemiche in merito ai criteri di selezione adoperati per la scelta di presidenti e consiglieri. A tornare sull'argomento è questa volta il consigliere del Pdl Ottavio De Martinis, al quale «appare inopportuno che proprio i giovani, che dovrebbero portare una ventata di novità e di buon governo favoriscano atteggiamenti senza le regole più elementari».

A far discutere, nei giorni scorsi, soprattutto l'avviso pubblico con il quale il primo cittadino aveva invitato esperti e professionisti a presentare la propria candidatura. Procedura fatta «in sordina con una scadenza di soli cinque giorni, sabato e domenica compresi», accusa De Martinis ,secondo il quale «il sindaco doveva sdebitarsi con chi lo aveva sostenuto nella scorsa tornata elettorale». In questo modo, aggiunge l'esponente di minoranza, «si spiega anche l'incarico affidato a Lucio Ciammaricone, nominato nel cda dell'Azienda speciale, per riconoscenza da parte di Quintino Di Mattia, padre di Attilio, nonché medico di base con il quale divide il poliambulatorio in via Guidonia. E pensare che i montesilvanesi avevano creduto nella trasparenza». Il consigliere solleva anche dubbi sul rinnovo delle cariche prima del bilancio.E sull'argomento spunta anche una lettera inviata proprio a Di Mattia dal capogruppo del Pdl Manola Musa, con la quale il consigliere chiedeva chiarimenti in merito alle selezioni dei candidati. «Ho appreso dai colleghi dell'opposizione che lei avrebbe recapitato ad ogni capogruppo una missiva», scriveva l'esponente del Pdl, «nella quale si richiede la tempestiva presentazione di tre curriculum per l'eventuale nomina dei membri del cda dell'Azienda speciale». Manola Musa, informando il primo cittadino di non aver ricevuto nulla in merito e chiedendo la motivazione di tale richiesta, domanda al sindaco «quale sia il criterio che intenderebbe seguire per la nomina», se l'avviso pubblico o le segnalazioni dei capigruppo. «Ho messo alla porta le appartenenze politiche e i gradi di parentele», aveva detto Di Mattia nei giorni scorsi, «ho fatto pesare competenze e curricula dei candidati».

Antonella Luccitti

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