Nuovi controlli in clinica Slittano autopsie e funerali 

I vigili del fuoco eseguiranno giovedì un altro sopralluogo nella stanza dell’incendio Poi presenteranno la relazione al pm sulle origini del rogo che ha causato 2 vittime

PESCARA. I vigili del fuoco dovranno tornare a Villa Serena, per altri rilievi nella struttura dove lunedì scorso si è verificato un incendio in una stanza di degenza in cui sono morti due pazienti, entrambi ricoverati negli spazi riservati alla riabilitazione psichiatrica.
Un primo sopralluogo dei vigili del Niat Abruzzo (Nucleo investigativo antincendi territoriale) è stato eseguito martedì pomeriggio, su richiesta del comandante provinciale dei vigili del fuoco, Vincenzo Palano. Ma sarà necessario un secondo intervento, per altri rilievi o forse per degli approfondimenti che si sono resi necessari dopo l’esame del materiale acquisito nei giorni scorsi. E la squadra dovrebbe tornare nella clinica di Villa Serena giovedì.
Questo lascia presupporre che passeranno altri giorni prima che la Procura riceva una relazione dai vigili del fuoco sulle possibili cause del rogo. A questo Nucleo è stato chiesto infatti di valutare quale sia stata l’origine dell’incendio divampato al primo piano dell’edificio per malati psichiatrici che si trova a una certa distanza dalla struttura ospedaliera della casa di cura. Le fiamme sono rimaste circoscritte a una stanza, grazie all’intervento dei vigili del fuoco, e uno dei ricoverati è stato salvato dal personale di Villa Serena che si è accorto dell’incendio e si è attivato per salvare i tre uomini presenti nella stanza, un po’ appartata rispetto alle altre.
Dopo i primi accertamenti sul posto e le testimonianze è stata esclusa l’ipotesi del corto circuito e si è pensato a una sigaretta, o forse un accendino o un fiammifero accesi da un paziente, ma prima di ulteriori passaggi nell’inchiesta è necessario avere dei riscontri precisi, che la Procura attende proprio dai vigili del fuoco. Il passaggio successivo dovrebbe essere l’autopsia sui corpi dei due uomini che hanno perso la vita carbonizzati, Amerigo Parlante e Domenico Di Carlo, che quella notte non hanno avuto scampo.
Ma prima di disporre questo atto irripetibile il sostituto procuratore che coordina le indagini, Rosangela Di Stefano, attende di capire quali siano i soggetti nei cui confronti potrebbero ravvisarsi eventuali responsabilità, per consentire loro la nomina di consulenti. Solo dopo i corpi saranno restituiti ai familiari per i funerali.
Su questa vicenda, che vede in campo i carabinieri di Montesilvano, è in corso parallelamente anche un’indagine amministrativa: la Regione ha chiesto una relazione alla clinica e alla Asl per inviare un rapporto al ministero. (f.bu.)