Ok al decreto Ora tocca al Senato

Il decreto legge sul terremoto è stato approvato dalla Camera con 201 voti a favore, 16 contrari e 56 astenuti, e ora passa al Senato. L'Aula ha apportato non poche modifiche all'assetto del...

Il decreto legge sul terremoto è stato approvato dalla Camera con 201 voti a favore, 16 contrari e 56 astenuti, e ora passa al Senato. L'Aula ha apportato non poche modifiche all'assetto del provvedimento. Ad esempio, non saranno più gli Uffici speciali per la ricostruzione ad occuparsi di pianificazione urbanistica, compito che viene trasferito ai Comuni. Sotto il profilo più economico invece un emendamento di Forza Italia consente alle imprese operanti nel cratere di poter delocalizzare le proprie attività anche nella provincia limitrofa, pure se collocata in una regione diversa. L'Aula di Montecitorio ha anche approvato un richiesta del governo per la realizzazione del progetto “Casa Italia”, per il quale viene istituito un dipartimento apposito presso la presidenza del Consiglio. Il testo conferisce ai comuni, alle province interessate e anche alle unioni di comuni e alle unioni montane la possibilità di predisporre progetti per la ricostruzione al Commissario. Sul capitolo delle strutture di emergenza le quattro regioni interessate sono autorizzate a procedere all'affidamento delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria utilizzando la procedura negoziata. Per le opere di urbanizzazione nel settore zootecnico le regioni possono anticipare fino al 30% del contributo ad ogni singolo operatore danneggiato.