Le auto sequestrate dai carabinieri (foto di Giampiero Lattanzio)

LE INDAGINI A PESCARA

Omicidio Neri, sequestrate due auto. E la madre di Alessandro torna in Procura

Sono due Suv utilizzati dalla famiglia e dall'azienda del nonno, accertamenti incrociati sugli pneumatici e le impronte sul luogo del ritrovamento del cadavere. La donna ascoltata per due ore circa. E la Finanza avvia i controlli patrimoniali

PESCARA. Svolta nelle indagini sull'omicidio di Alessandro Neri (nella foto in basso). A sei giorni dal ritrovamento del corpo del 28enne di Spoltore ucciso a colpi di pistola calbro 7,65, i carabinieri sequestrano due automobili: una nella villa del nonno di Neri, a Giuliano Teatino (Chieti), l'altra nell'azienda della famiglia Lamaletto, cioè quella della madre del ragazzo, ad Orsogna (Chieti). E in serata si è appreso che la madre di Alessandro è tornata di nuovo in Procura dove è stata ascoltata per circa due ore. Una donna disperata per la perdita del figlio e che domenica scorsa era stata già sentita per tre ore dai carabinieri.

LE AUTOVETTURE SEQUESTRATE. Sono due Suv, il primo di marca Audi, è intestato a un familiare e risulta in particolare in uso al cugino di Alessandro Neri. Il secondo, un Mercedes, è intestato all'azienda della famiglia Lamalleto, fondata dal nonno della vittima, e oggi gestita sempre dal cugino di Alessandro. Il cugino è attualmente all'estero, è partito il 4 marzo scorso cioé il giorno prima che la madre di Alessandro presentasse denuncia di scomparsa del figlio. Il cugino è probabile che torni sabato, giorno in cui sono previsti i funerali alle ore 15,30 a Spoltore in forma strettamente privata. I mezzi verranno sottoposti ad accertamenti tecnici. Per analizzarli non è escluso l'intervento dei carabinieri del Ris di Roma, che già ieri hanno eseguito accertamenti sull'auto di Neri, una Fiat 500 cabrio di colore rosso, trovata parcheggiata in centro a Pescara mercoledì scorso. Obiettivo degli accertamenti sui veicoli sequestrati è da un lato capire chi li abbia utilizzati negli ultimi giorni, dall'altro ottenere eventuali riscontri alle informazioni acquisite fino ad ora nell'ambito delle indagini. In particolare saranno avviati accertamenti incrociati sugli pneumatici e sulle impronte rilevate sul luogo del ritrovamento del cadavere.

LA FINANZA. Su delega della Procura, dell'inchiesta si sta occupando anche la Guardia di Finanza di Pescara: il Nucleo di polizia tributaria delle Fiamme Gialle è al lavoro per ricostruire la storia patrimoniale della famiglia. Gli accertamenti sono finalizzati anche a valutare i movimenti economici del ragazzo, per capire se possano emergere elementi utili. Le indagini, coordinate dalla Procura e condotte dai carabinieri del Comando provinciale di Pescara, agli ordini del colonnello Marco Riscaldati, vanno avanti su più fronti: raccolta ed analisi di materiale di vario genere, testimonianze - genitori, amici e conoscenti del giovane sono stati ascoltati più volte - e immagini dei sistemi di videosorveglianza, soprattutto per quanto riguarda la vicenda, ancora poco chiara, dell'auto del giovane. Si lavora per ipotizzare un movente, si scava nelle ultime ore di vita di Alessandro e si cerca di ricostruire quanto accaduto dal momento in cui il giovane è uscito di casa a quello del ritrovamento dell'automobile: è in quelle ore che si è consumato il delitto, probabilmente già lunedì sera, quando il telefono del ragazzo si è spento. Accertamenti sono in corso anche per ricostruire le frequentazioni e la rete di contatti del 29enne. Nessuna ipotesi è esclusa e il sequestro delle due auto, sottolineano gli inquirenti, non vuol dire che si propenda per una pista piuttosto che per un'altra. E al momento non ci sono indagati.