Opere bloccate per 300 milioni

Parcheggi, teatro e riviere: per l'opposizione i lavori annunciati sono fermi

PESCARA. I parcheggi nelle aree di risulta. Il nuovo teatro comunale. La pedonalizzazione del centro. Ma che fine hanno fatto le grandi opere per la città? Secondo il Pd, a 2 anni dall'insediamento della giunta comunale, molti interventi promessi sono rimasti lettera morta. Secondo un calcolo approssimativo, gli investimenti mancati e i finanziamenti pubblici caduti nel nulla supererebbero i 300 milioni di euro. Investimenti che avrebbero potuto creare decine di posti di lavoro e rilanciare l'economia della città, fiaccata dalla crisi economica. L'elenco delle opere previste e non ancora in cantiere è lungo. Il bello è che alcuni progetti sono stati addirittura affissi in mostra intorno alla copertura in metallo del Calice di Toyo Ito, in piazza Salotto. Accanto c'è scritto che l'amministrazione sta realizzando queste opere.

STOP AI PARCHEGGI La riqualificazione delle aree di risulta, di fronte alla stazione centrale, era una delle priorità di questa amministrazione, ma a distanza di due anni non è ancora partito nulla. L'ipotesi progettuale del noto architetto Antonio Monestiroli, lasciata in eredità dalla precedente giunta, è finita nel cestino. Prevedeva un parcheggio sottoterra, un enorme parco e una biblioteca mediateca per un investimento complessivo di 90 milioni di euro.

TEATRO BLOCCATO Un altro grande intervento, inserito nel programma di governo del sindaco Luigi Albore Mascia e rimasto sulla carta, è quello del nuovo teatro comunale nelle aree di risulta. L'opera tanto attesa avrebbe dovuto essere finanziata con 25 milioni di euro dalla fondazione PescarAbruzzo, ma non si è più saputo niente. Si sa solo che Mascia ha tentato di riallacciare un dialogo con la fondazione, interrotto dopo l'arresto del suo predecessore Luciano D'Alfonso. Il progetto per il teatro, presentato tanti anni fa da Mario Botta, è stato accantonato.

RITARDI PER IL PONTE Qualche giorno fa, l'amministrazione ha annunciato l'avvio della gara d'appalto per la fine dell'anno, ma il Ponte nuovo (così è chiamato il futuro collegamento tra le due sponde del fiume all'altezza di Liberatoscioli) è in forte ritardo. Era stato progettato dalla precedente amministrazione, poi, per una serie di problemi tecnici, l'iter si è fermato. Ora, è stato rimesso in moto dopo che si è corso il pericolo di perdere una parte dei finanziamenti pubblici. «Ma l'opera rischia un nuovo stop», avverte il consigliere del Pd Enzo Del Vecchio, «perché il Genio civile ha ordinato al Comune di avviare i lavori per realizzare nuovi argini del fiume. L'opera, quindi, non vedrà la luce in tempi brevi».

RIVIERE DA RIFARE Nell'elenco delle grandi incompiute, il Pd ci mette anche la riqualificazione delle riviere, nord e di Porta Nuova. Per ora, sono stati approvati solo i progetti, per una spesa complessiva di 3 milioni di euro.

MERCATO, SOLO ANNUNCI L'anno scorso, l'amministrazione comunale ha presentato il nuovo mercato di piazza Muzii, un'opera avveniristica dal costo di circa 750mila euro. E' stato illustrato solo il progetto, ma dell'intervento non si parla più e nemmeno dei finanziamenti previsti.

ISOLE, SOLO UN SOGNO Doveva essere il fiore all'occhiello di questa amministrazione la pedonalizzazione di alcune importanti strade del centro cittadino. Mascia ha parlato di chiudere al traffico via Firenze, via Battisti, piazza Italia e persino corso Vittorio, con il trasferimento della circolazione in un tratto delle aree di risulta. Che fine abbiano fatto queste proposte del sindaco nessuno lo sa.

RAMPE FANTASMA «Si sono persi due anni per realizzare il raddoppio del ponte di Villa Fabio», sostiene Del Vecchio, «e solo oggi è stata approvata la variante». Il consigliere del Pd accusa l'amministrazione comunale di aver cancellato nel progetto una rampa di uscita dall'Asse attrezzato. «Era stata finanziata dall'ex sindaco per 4,5 milioni di euro con fondi Por-Fers», ricorda Del Vecchio. Stessa fine hanno fatto altre due grandi opere, lo svincolo della Circonvallazione all'altezza di Colle Caprino (4 milioni di euro) e il prolungamento dell'Asse attrezzato fino al porto (1,5 milioni). Entrambi i progetti dell'Anas sono stati azzerati per mancanza di fondi.

ZONA PORTUALE FERMA Sono svaniti anche i piani particolareggiati per riqualificare intere zone della città. Uno è quello dell'area portuale di Porta Nuova. La precedente amministrazione aveva messo in cantiere una Società di trasformazione urbana (Stu) che avrebbe dovuto avviare interventi, con l'aiuto dei privati. Ma questa giunta ha cancellato tutto ed ora è ripartita da zero.

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