«Ora il Comune recuperi il tributo evaso»

L’opposizione torna alla carica dopo la decisione dei giudici: basta favori ad alcune categorie

PESCARA. È polemica dopo l’ordinanza della Corte d’Appello che impone ai balneatori della riviera nord il pagamento della Cosap arretrata. L’opposizione aveva già criticato l’amministrazione comunale per non aver ancora proceduto al recupero delle somme richieste agli stabilimenti. Ora è tornato alla carica il consigliere di Centro democratico Adelchi Sulpizio. «Già lo scorso anno», ha affermato, «avevo denunciato il fatto che, a fronte di sentenze emesse dal tribunale di Pescara che condannavano gli stabilimenti balneari al pagamento della Cosap, ci fosse un totale immobilismo da parte del Comune, il quale non si era attivato concretamente, nonostante le sentenze di primo grado fossero immediatamente esecutive. L’unico atto predisposto a seguito delle sentenze, era stato soltanto una richiesta di pagamento non seguita da alcun atto esecutivo».

«Ora», ha sottolineato, «con la sentenza della Corte d’Appello dell’Aquila non ci sono più scuse per ritardare le richieste di pagamento».

«Pertanto», ha proseguito il consigliere, «così come sono formalmente sceso a difesa dei diritti dei balneatori nella vertenza contro la direttiva Bolkestein, con la stessa coerenza mi pongo contro questa amministrazione che continua con atteggiamenti benevoli solo nei confronti di alcune categorie».

Secondo l’esponente dell’opposizione, il Comune agirebbe con due pesi e due misure, «per cui i cittadini vengono salassati con cartelle esattoriali e pignoramenti in caso di mancati pagamenti dei tributi, mentre ci sono sentenze immediatamente esecutive, in favore del Comune, che senza alcun motivo vengono procrastinate e con esse i relativi pagamenti». «È del tutto evidente», ha concluso Sulpizio, «che il Comune, dopo aver vinto il primo grado di giudizio e aver visto la sentenza confermata in appello, ha l’obbligo di agire per il recupero della tassa».

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