Sale la protesta dei commercianti della via chiusa al traffico: vogliamo il senso unico

Ora si corre per evitare crolli

Per il puntellamento non bastano i tre giorni pianificati

PESCARA. Nuove barriere cingono il cantiere dell'ex Centrale del latte in via del Circuito. Reti di plastica verde stese a protezione di quel che resta dell'edificio di raccolta e distribuzione del latte. Un'area vietata perché a rischio crolli, dall'incrocio con via Fonte Romana a via Gole di San Venanzio.

Il secondo sopralluogo congiunto di ieri pomeriggio si è concluso con uno slittamento in avanti dei lavori di puntellamento della facciata esterna in mattoncini rossi, considerata di pregio architettonico poiché espressione dell'architettura degli anni Trenta. Il progettista e direttore dei lavori, Mario D'Urbano, è categorico: «Per le impalcature di sostegno, le puntelle in acciaio e i blocchi di calcestruzzo, indispensabili per la messa in sicurezza della palazzina, i tre giorni stimati dall'amministrazione cittadina sono insufficienti».

I tempi si allungano oltre il weekend, fino ad arrivare a metà della prossima settimana: martedì o mercoledì, secondo le previsioni dell'assessore allo Sviluppo del territorio Marcello Antonelli.  La protesta. Un capannello di curiosi segue a pochi metri di distanza le discussioni tra i rappresentanti del Comune, l'architetto della Sovrintendenza Patrizia Tomassetti, i proprietari della palazzina e l'impresa titolare dei lavori.

Sono i commercianti di via del Circuito, sul piede di guerra per il blocco della circolazione e per le ferie forzate. «La stagione è in perdita», lamenta Alessandro Natale, dell'omonimo bar, con albergo annesso, lungo il tratto di strada, «in questi giorni gli affari vanno malissimo: le transenne bloccano il traffico di auto e pedoni e i clienti si contano sulle dita di una mano. Basterebbe pochissimo per venirci incontro: ripristinare il senso unico di marcia in prossimità dello stabile». «Se non saranno rispettati i tempi previsti dall'ordinanza del Comune», osserva Euro Pistonesi, titolare della parrucchieria Yuro, «siamo pronti a bloccare la rotonda di piazza Pierangeli». 

Il puntellamento. Salvo cambiamenti dell'ultima ora, i lavori per la messa in sicurezza dell'ex Centrale del latte inizieranno domani mattina e proseguiranno anche il sabato e la domenica. La relazione tecnica, con gli interventi da effettuare e il cronoprogramma per il puntellamento, dovrà ricevere l'ok dalla Sovrintendenza per i Beni architettonici e del paesaggio. «La parte più a rischio è il timbro centrale della facciata», precisa Tomassetti, che assicura la propria presenza costante durante tutte le fasi dei lavori per «evitare errori». 

Il vincolo. La richiesta di vincolo per la facciata in mattoncini rossi è stata inoltrata agli uffici del Ministero martedì scorso. Occorreranno 90 giorni dall'avvio del procedimento per conoscere il futuro della palazzina di epoca dannunziana. Ma, come sottolinea Patrizia Tomassetti, le lungaggini burocratiche si ridurranno e con tutta probabilità «entro la fine di agosto sapremo se il vecchio centro provinciale potrà essere salvato o meno dall'intervento delle ruspe.

Sono ottimista», confessa la responsabile del procedimento, «il documento con l'ordine di sospensione dei lavori è stato il mio primo atto ufficiale qui a Pescara ed è stato spedito venerdì scorso alla polizia municipale». I proprietari della struttura, che tre giorni dopo l'ordinanza ministeriale avevano ripreso la demolizione del fabbricato, respingono invece le accuse: «L'ordine di sospensione ci è stato notificato solo lunedì sera». La parola passa alla magistratura, chiamata a individuare cause e colpevoli.

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