San giovanni teatino

Osservazione del Comune per bloccare l’elettrodotto

SAN GIOVANNI TEATINO. «Terna non deve passare»: dal Comune di San Giovanni Teatino arriva un nuovo no al passaggio dell’elettrodotto Terna. L’ente ha presentato un’osservazione contro l’occupazione...

SAN GIOVANNI TEATINO. «Terna non deve passare»: dal Comune di San Giovanni Teatino arriva un nuovo no al passaggio dell’elettrodotto Terna. L’ente ha presentato un’osservazione contro l’occupazione di una porzione di spiaggia a Pescara, all’altezza di Fosso Vallelunga, dove a stretto giro di posta, dopo aver attraversato l’Adriatico adagiato sui fondali marini, riemergerà dalle acque il cavo ad alta tensione in corrente continua per il collegamento elettrico Italia – Montenegro.

Il Comune ha risposto all'invito della Capitaneria di porto, che aveva chiesto di presentare entro il 10 dicembre le osservazioni «a tutela di eventuali diritti» per la posa del cavo, che da Fosso Vallelunga sarà poi dirottato, sottoterra, alla centrale elettrica di Villanova di Cepagatti, passando per Sambuceto. La Capitaneria si sta occupando della pratica per la concessione demaniale marittima per l'occupazione da parte di Terna del litorale pescarese e del fondo marino.

«Le osservazioni sono state effettuate in considerazione del fatto che il nostro Comune», spiega il sindaco Luciano Marinucci, «ha presentato un ricorso pendente al Consiglio di Stato. La concessione demaniale rappresenterebbe, dunque, per San Giovanni Teatino una perpetuazione di attività già secondo noi illegittime. I rilievi nascono dalla mancanza di conformità dell'opera agli strumenti urbanistici vigenti nei Comuni interessati. Chiediamo che venga negata la concessione».

Secondo il Comune, dovrebbero essere il ministero dell'Ambiente e la Regione ad attivare procedure di valutazione ambientale, assoggettabilità alla Via, valutazione di incidenza ambientale, prima dell'avvio dei cantieri. Inoltre, si chiede che i ministeri competenti provvedano a riesaminare i pareri sulle procedure di Valutazione ambientale strategica dei piani di sviluppo che includono il mega elettrodotto lungo 415 chilometri e a sospendere l'efficacia del decreto di autorizzazione. La guerra tra San Giovanni Teatino e Terna ha avuto inizio tre anni fa, con un ricorso al Tar, perso in primo grado dal Comune, in attesa di giudizio al Consiglio di Stato, e con un esposto per contestare il mancato indennizzo della comunità locale per il cavo. In sostanza San Giovanni Teatino, dove il cavo si snoderà sottoterra lungo l’intero territorio di Sambuceto, è l’unico Comune a non aver preso soldi. Non si è ancora capito nemmeno se in passato li abbia mai chiesti, a titolo di compensazione ambientale. Un passaggio a costo zero a Sambuceto, costato invece alla Terna ben 7 milioni di euro per portare il cavo a Cepagatti, 5 milioni per passare a Pescara e 200mila euro per pochi metri di attraversamento a Spoltore. (g.d.l.)

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