«Pagami o ti mando gli zingari»

Ricatta, minaccia e perseguita il suo ex assicuratore: pennese in manette

PENNE. Pretendeva il risarcimento di un investimento con polizza assicurativa che però era di fatto interrotta dal lontano 1987. Per questo F.L., 45enne di Penne, per settimane ha terrorizzato un agente di commercio e la sua famiglia con minacce telefoniche, messaggi intimidatori lasciati sulla bacheca di Facebook dell'uomo e della figlia, pedinamenti e appostamenti.

La persecuzione è finita nel pomeriggio di martedì, con l'arresto in flagrante del ricattatore per il reato di estorsione cui è seguita una denuncia per stalking. L'uomo è stato ammanettato intorno alle 17 nel parchetto Ringa del centro vestino, dove aveva dato appuntamento alla preda per farsi dare 500 euro quale anticipo del preteso risarcimento. Il 50enne si è presentato però con i carabinieri: gli uomini della stazione di Penne, in borghese, hanno assistito al passaggio di denaro e poi sono entrati in azione. In caserma poi F.L. ha confessato.

E ha raccontato di aver contratto la polizza ormai oltre vent'anni fa con l'attuale agente di commercio che all'epoca era un assicuratore e di aver anche pagato qualche rata. Poi il rapporto si era interrotto, lui aveva smesso i versamenti e il professionista si era addirittura trasferito all'estero, rimanendoci 15 anni. Ritenendo però di avere diritto al premio assicurativo o comunque a un qualche ritorno di soldi F.L., dal 29 aprile scorso, si era messo alle calcagna del rappresentante, chiedendo continuamente quattrini e per essere più convincente avrebbe anche vantato amicizie fraterne negli ambienti rom pescaresi: gli zingari dunque, minacciava, lo avrebbero "aiutato" a riavere i "suoi" denari se lui si fosse rifiutato ancora di darglieli.

Le minacce e gli appostamenti sono andati avanti per settimane, secondo la ricostruzione dei carabinieri, estesi anche ai familiari della vittima, che si ritrovavano continuamente F.L. nelle vicinanze mentre passeggiavano o facevano spese o comunque nei luoghi che frequentavano, seguiti e osservati.  Una situazione sempre più pesante, un crescendo di minacce come: «Ricordati che devi darmi quei soldi o ti mando i miei amici rom da Pescara»; «Sono stato in galera e non ho problemi a tornarci».

E poi ancora frasi intimidatorie lasciate sulla pagina del social network Facebook dell'uomo e di sua figlia. L'agente di commercio, spaventato soprattutto per i suoi cari, sottoposti a una tensione notevole, alla fine non ce l'ha fatta più e si è rivolto all'Arma. I carabinieri hanno studiato il modo di incastrare il ricattatore: si sono recati all'appuntamento che lui stesso aveva dato al professionista e subito dopo la consegna dei 500 euro lo hanno fermato e portato in caserma. (cr.pe.)

© RIPRODUZIONE RISERVATA