Parco e piste ciclabili nel cuore della città

Il Comune svela il piano per riqualificare il centro e le riviere

PESCARA. Zero consumo di suolo. Potenziamento dei trasporti pubblici e delle piste ciclabili per ridurre traffico e smog. Aumento delle aree verdi. Riqualificazione delle periferie. Ruota attorno a questi punti il documento in cui è tracciato il futuro urbanistico della città. Un dossier di 46 pagine, stilato nel giro di pochi mesi dall’assessore Stefano Civitarese (nella foto sopra), che verrà discusso e votato domani dal consiglio comunale.

All’interno, c’è la visione completa di ciò che l’attuale amministrazione vorrebbe realizzare, risorse economiche permettendo. L’obiettivo, come spiega l’assessore all’urbanistica nelle prime pagine, è quello di trasformare Pescara in una città più vivibile, a misura d’uomo, aperta alla cultura e alle giovani generazioni. Non a caso, il documento è stato intitolato «Pescara, città della conoscenza e del benessere».

Il primo passo è stato già fatto due settimane fa, quando Civitarese ha presentato all’Aurum le nuove Norme tecniche di attuazione del piano regolatore. Ora, si attende il via libera a questo piano.

PARCO CENTRALE. La prima sfida che l’amministrazione intende affrontare è quella della riqualificazione delle aree di risulta, dopo trent’anni di attesa. Il documento prevede la costruzione di un parcheggio pubblico; la riorganizzazione del terminal bus; la realizzazione di un parco attrezzato, cui va aggiunto un edificio polifunzionale a vocazione culturale da realizzarsi in una seconda fase. All’interno, dell’area passerà il corridoio verde e una pista ciclabile che si congiungerà alla cittadella universitaria e alla pineta.

CITTADELLA UNIVERSITARIA. «Il polo sportivo e universitario, giudiziario collocato nella zona sud della città», si legge, «risulta tra le zone più vivaci». L’obiettivo è realizzare una cittadella universitaria creando nuove strutture per l’ateneo.

In ballo c’è già la realizzazione di una nuova biblioteca per la quale sono stati stanziati 13 milioni. Ìnoltre, il potenziamento dei trasporti pubblici, delle strutture sportive, la delocalizzione di edifici pubblici per far posto all’ateneo.

Infine, il collegamento con i parchi già esistenti attraverso la pedonalizzazione di viale Pindaro.

RIVIERA SUD E AREE FLUVIALI. Rientrano in questo ambito anche l’ex Cofa e l’area dell’ex Edison dove la società Pescaraporto vorrebbe costruire nuove case. Ma il documento esclude questa possibilità. «Coerentemente con le scelte assunte con il prg», scrive Civitarese, «l’intero sistema deve assolvere a funzioni di carattere territoriale, relegando le quote residenziali alla riqualificazione dei quartieri popolari e delle aree fortemente degradate lungo via Doria».

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