Parlare col defunto costa 2mila euro
Per togliere il malocchio se ne spendono 900. Ma non esiste un tariffario standard
PESCARA . Dai 40 euro per il primo “colloquio”, ai duemila euro per “parlare” con lo spirito di un parente defunto. Arrivando, a volte, a decine di migliaia di euro. Ovviamente, non esiste un tariffario standard, e sull’argomento vige il più stretto riserbo perché le persone che si rivolgono agli operatori dell’occulto sono molto restie a raccontare. In base alle scarsissime informazioni che circolano sul fenomeno, tuttavia, si scopre che la lettura delle carte costa sui 150 euro a seduta. Ben più impegnativo, dal punto di vista economico, togliere il malocchio, che può arrivare a 900 euro. Per il classico filtro d’amore ci vogliono intorno ai 1.000 euro.
«A volte, in passato», sottolinea Luciano Di Tizio, componente della sezione Abruzzo-Molise del Cicap, «mi è capitato di imbattermi in persone che si spacciavano per maghi, ma che credevano davvero in quello che facevano, e che spesso non si facevano neanche pagare o chiedevano solo piccoli regali. Oggi è cambiato tutto, sono solo affari. Quello degli operatori dell’occulto è un giro milionario che fa spavento. Purtroppo», spiega, «l’ingenuità del pubblico è grande». A livello nazionale il Codacons qualche mese fa ha stimato un giro di oltre 13 miliardi di euro.
Ogni tanto però qualcuno si ravvede, anche se è difficile accettare il fatto che tutti coloro che ci cascano siano degli sprovveduti, e qualcuno si rivolge al Cicap per chiedere aiuto. «Al comitato», racconta ancora Di Tizio, «addirittura, qualcuno si è rivolto per chiedere di controllare delle coltivazioni che crescevano in maniera irregolare, temendo che la causa fosse una “fattura” del vicino». (a.bag.)
«A volte, in passato», sottolinea Luciano Di Tizio, componente della sezione Abruzzo-Molise del Cicap, «mi è capitato di imbattermi in persone che si spacciavano per maghi, ma che credevano davvero in quello che facevano, e che spesso non si facevano neanche pagare o chiedevano solo piccoli regali. Oggi è cambiato tutto, sono solo affari. Quello degli operatori dell’occulto è un giro milionario che fa spavento. Purtroppo», spiega, «l’ingenuità del pubblico è grande». A livello nazionale il Codacons qualche mese fa ha stimato un giro di oltre 13 miliardi di euro.
Ogni tanto però qualcuno si ravvede, anche se è difficile accettare il fatto che tutti coloro che ci cascano siano degli sprovveduti, e qualcuno si rivolge al Cicap per chiedere aiuto. «Al comitato», racconta ancora Di Tizio, «addirittura, qualcuno si è rivolto per chiedere di controllare delle coltivazioni che crescevano in maniera irregolare, temendo che la causa fosse una “fattura” del vicino». (a.bag.)