Partite taroccate in tutto il mondo

Clamorosa svolta dopo gli interrogatori di Zamperini e Carobbio: l'ombra della camorra

CREMONA. Primi interrogatori e primi botti. L'inchiesta-bis sul calcioscommesse avrebbe preso una direzione che potrebbe riservare sorprese clamorose. Come quella trapelata in serata, dopo gli interrogatori dei giocatori Filippo Carobbio e Alessandro Zamperini, due dei sette arrestati nel blitz di lunedì. Al gip del tribunale di Cremona, Guido Salvini, i due avrebbero raccontato tutto quel che sapevano. Carobbio avrebbe ammesso il proprio coinvolgimento nelle 5 partite citate nell'istanza di carcerazione e aggiungendo anche altro. E Zamperini, invece, si sarebbe limitato a confermare il coinvolgimento nella tentata combine di Gubbio-Cesena e non facendo alcun riferimento alla partita di Serie A Lecce-Lazio. Ma poi entrambi avrebbero aggiunto particolari non ancora emersi e che porterebbero l'inchiesta molto lontano, trasformando la combine italiana in un affaire internazionale. Non c'erano soltanto partite di serie B e di Lega Pro (ex C1) e forse anche di serie A nel mirino del gruppo di «taroccatori», ma addirittura alcune partite internazionali, tra le quali: Argentina-Bolivia, Estonia Bulgaria, Lituania-Bolivia e Bielorussia-Niger. E per alcune di queste, in Ungheria sono anche stati arrestati degli arbitri.

Il gruppo di scommettitori orientali e dei Paesi dell'Est (gli «zingari»), coordinati da Eng Tan Seet, di Singapore, detto Dan, al vertice dell'organizzazione a delinquere, descritta da Wilson Perumal (la «gola profonda» con la «specializzazione» per truccare le partite in Africa e Sudamerica e arrestato e condannato in Finlandia) spaziava un po' ovunque.

Della possibile manipolazione di Bielorussia-Niger ha parlato Alessandro Zamperini, arrestato per aver cercato di corrompere il calciatore del Gubbio Simone Farina. Zamperini sarebbe uno dei pochi ad avere avuto rapporti diretti anche con gli scommettitori asiatici ed era solito contattare un'utenza telefonica greca e parlare in inglese con un africano non ancora identificato. Secondo quanto ci sarebbe sulle carte dei magistrati, era stato proprio l'africano a introdurre l'argomento sulle partite straniere: «Sì fratello, ma guardo... nel market, lo sai, l'incontro Bielorussia-Nigeria... ah Niger! Ma non c'è nessun posto dove puntare qui, mai...». E Zamperini gli aveva risposto un laconico: «Eh». Ma l'africano aveva proseguito: «Nessun posto! Se senti qualcosa in Italia, ma non posso credere, non credo adesso!... aspetta giocano alle 16... se vedi Bielorussia-Niger tu gioca che la Bielorussia vince 4-0, lo sai...».

Perumal ha invece spiegato agli inquirenti di non aver mai avuto nulla a che fare con il campionato italiano, visto che la sua competenza era su Africa e Sudamerica, ma ha comunque una profonda conoscenza del meccanismo delle scommesse per il quale ha subito numerose condanne anche a Singapore: «Con il campionato italiano non ho mai avuto niente a che fare. Dai miei contatti olandesi sapevo che a Napoli ci sono dei cinesi asiatici che fanno scommesse. Paul Rooij dell'Olanda mi disse che quando uno vinceva poteva andare a Napoli per ruiscuotere». Questo confermerebbe il contatto tra l'associazione mafiosa asiatica e la camorra, che permetteva di scommettere via Internet sui bookmakers di Singapore e incassare la scommessa in Italia. Del campionato italiano si sarebbero invece occupati gli zingari ed erano stati due di loro a parlare di Grosseto-Reggina del 22 maggio scorso, il giorno prima della partita. Uno dei due aveva anche detto: «il portiere ha fame e vuole 3-4 pezzi». Parole che implicano, per la Procura, un coinvolgimento anche dell'attuale secondo portiere del Vicenza, Paolo Acerbis, la scorsa stagione a Grosseto. Intanto il cappellano del carcere di Cremona, ha incontrato Doni: «E' tranquillo, stava leggendo un libro della biblioteca del carcere».

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