Pd, Girosante critica Di Marco

MONTESILVANO. «La sua posizione che mi pare molto ingarbugliata, non è quella del primo sostenitore di Matteo Renzi, casomai l'ultima salita sul carro dei vincitori». È quanto sostiene Stefano...

MONTESILVANO. «La sua posizione che mi pare molto ingarbugliata, non è quella del primo sostenitore di Matteo Renzi, casomai l'ultima salita sul carro dei vincitori». È quanto sostiene Stefano Girosante del comitato «Tornare a volare con Matteo Renzi», di Montesilvano, in merito alle affermazioni del candidato alla segreteria provinciale del Pd Luigi Di Marco. Di Marco ha sostenuto di essere stato il primo a seguire il sindaco di Firenze. Ma Girosante non la pensa così. «Mentre io e tanti altri giovani lanciavamo la proposta politica di cambiamento dalla Leopolda con "Prossima fermata Italia", 4 anni or sono», dice in una nota, «il candidato Luigi Di Marco era occupato nei convegni di Cortona promossi da Franco Marini, il primo rottamato del nostro progetto politico. La sua idea di partito, annunciato nel programma, evidenzia la distanza dalle idee di cambiamento: non è pensabile immaginare un partito prigioniero della burocrazia incapace di viaggiare alla velocità del paese; per me il partito deve essere concepito come "uno straordinario laboratorio di innovazione" per questo occorre ripensare la struttura organizzativa e la funzione dello stesso. Credo che si debba lavorare per un partito pensante e non pesante, capace di scegliere, di coinvolgere energie migliori e di incidere per cambiare il futuro. Lo schema a cui risponde l'autocandidatura di Luigi Di Marco in tutta evidenza è funzionale ai dettami di logiche vecchie da Prima repubblica».

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