Pd pro-sindaco contro Idv «Sono i dipietristi i primi a scambiare le poltrone»

Francavilla, pesanti accuse tra i due ex alleati Borrelli: loro hanno gestito il Grand hotel della politica

FRANCAVILLA. Luigi Borrelli, segretario del circolo Pd che sostiene il sindaco Nicolino Di Quinzio, ribatte alle sferzate lanciate del coordinatore cittadino Idv, Mario Giangiacomo, all'indirizzo dei Democratici, a seguito dei continui avvicendamenti in giunta. «Il primo partito che a Francavilla ha gestito il "Grand Hotel" della politica è stato Idv», accusa Borrelli. «Infatti, il primo passaggio clamoroso di schieramento politico avvenne in casa dipietrista con Lucrezio Paolini che, da eletto nel Pdl, fu "folgorato" sulla via del consiglio regionale e si allocò comodamente in casa Idv.

Del resto anche il leader locale di questo partito», continua Borrelli lanciando una stoccata all'ex vicesindaco Massimiliano Di Pillo, «era stato assessore con la precedente amministrazione Angelucci e fino al dicembre scorso ha ricoperto la stessa carica con l'amministrazione Di Quinzio. E' facile per chiunque fare polemica ed è la via di fuga che in politica si usa quando non si è in grado di assumersi responsabilità». Borrelli sostiene che «il Pd a Francavilla segue un percorso diverso, in una situazione di oggettiva difficoltà che vale sempre la pena di ricordare ha radici lontane, non rifiuta la responsabilità di governo che deriva dall'aver vinto le elezioni e cerca di portare avanti i punti essenziali del programma approvato dai cittadini senza porre altre condizioni». 

A fronte di ciò, il coordinatore Pd non condivide il rifiuto a priori dell'«apporto leale e costruttivo anche di consiglieri, che pur essendo stati eletti in uno schieramento diverso, vogliono portare avanti una politica di confronto costruttivo con il centro sinistra nell'interesse della città». Borrelli contesta, invece, «il malvezzo di molti» di «ammantare le proprie insoddisfazioni personali con roboanti dichiarazioni di principio, scaricando così sulla città le proprie frustrazioni». Evidenziando come la carenza di risorse economiche comporti «più oneri che onori» a chi amministra Francavilla, Borrelli si dice convinto che «il nostro impegno sia utile e necessario per la città, che altrimenti sarebbe riconsegnata alle logiche che l'hanno portata alla situazione che vogliamo superare», conclude.

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