Pdl Abruzzo, Aracu a testa bassa: "Chiodi, che delusione"

Il parlamentare a giudizio per Sanitopoli, escluso dalle liste: "Il governatore vuole ovviare agli errori delle candidature azzoppando me"

PESCARA. Per la prima volta, dal 1996, non sarà in Parlamento, Sabatino Aracu. Aquilano, ma pescarese di adozione, 60 anni da compiere in agosto, imputato nel processo per la Sanitopoli regionale – il cosiddetto processo-Del Turco – attualmente in corso a Pescara, con accuse che vanno dalla concussione alla truffa,ex nazionale italiano di pattinaggio a rotelle, e attuale presidente della Federazione di hockey e pattinaggio, Aracu è stato cancellato dalla lista dei candidati del Pdl alla Camera (in cui occupava, in un primo tempo, la terza posizione) dopo la rivolta capeggiata dal presidente della Regione, Gianni Chiodi, che, l’altro ieri a Teramo, si è ascritto il merito di aver salvato il suo partito da Aracu e Antonio Razzi.

Ha preso male l’esclusione dalle lista dei candidati del Pdl?

Assolutamente no. Certo, mi dispiace perché, a 59 anni, penso di poter dare ancora qualcosa alla politica. Ma sono un uomo abituato a lavorare e penso che ogni politico dovrebbe saper fare qualcos’altro nella vita .

Risentimenti verso il partito?

Nessun risentimento. La regola del gioco nella politica la conosco ed è questa: una volta prendi e una volta dài. Io sono uno sportivo, ho gareggiato per 10 anni nella nazionale italiana di pattinaggio e mi è capitato di essere felice perché ero stato convocato così come di essere scontento perché ero stato escluso. E comunque la scontentezza per quelle mancate convocazioni era superiore a quella che ho potuto provare oggi per la mia esclusione dalle candidature.

Chiodi ha detto che ha salvato l’Abruzzo da Aracu e Razzi.

È un’affermazione che si commenta da sola.

Se l’aspettava da Chiodi?

No, sinceramente non me l’aspettavo da lui, perché credo di aver dato tanto all’Abruzzo. Ogni anno ho portato in media 30 mila persone in questa regione con le manifestazioni che organizzo; e non parlo solo di quelle sportive. Penso, per esempio, a una manifestazione politica come Neve Azzurra che, per quattro o cinque anni, ho organizzato a Roccaraso. Per una settimana, dopo la Befana, l’Abruzzo diventava il teatro politico italiano più importante, presente, ogni sera, su tutti i telegiornali nazionali. Così come è palese – basta chiederlo a Pescante o a Petrucci – che i Giochi del Mediterraneo del 2009 li ho portati io a Pescara e in Abruzzo. E l’ho fatto perché ho detto: proviamo a puntare in alto per l’Abruzzo. Perciò, sentire che qualcuno dice che ha liberato l’Abruzzo da Aracu mi lascia una grande amarezza. È un’affermazione che definisce da sola chi l’ha pronunciata. Chiodi evidentemente sta cercando di ovviare agli errori commessi nella composizione delle liste spostando il tiro da qual che altra parte.

Resterà nel Pdl?

Sì, ci mancherebbe altro.

Con quale ruolo?

Anche da semplice elettore. Sarò uno che, comunque, voterà per il Pdl e per Silvio Berlusconi.

Ha sentito Berlusconi dopo la sua esclusione dalle liste?

No.

Che sentimenti nutre per lui adesso?

Tanta stima. E’ un uomo che combatte come un leone e che crede nelle battaglie che fa. Un uomo così non posso che stimarlo e appoggiarlo. È lui che mi aveva messo in lista. Poi, per una specie di estorsione politica, ha dovuto fare dietrofront. Sono cose che succedono. In questo caso a subire è stato lui.

In futuro pensa di candidarsi ancora in un’elezione?

Adesso non ci penso minimamente. Penso che continuerò a lavorare per portare in Abruzzo manifestazioni che diano lustro alla regione. Sono presidente di una federazione sportiva nazionale e di una internazionale. Ho tanti progetti.

N e dica uno?

Organizzare in Italia, e magari in Abruzzo, un campionato mondiale di Roller Games, con tutte le discipline del pattinaggio. Porteremmo almeno 10mila persone in un mese.

Qual è il difetto più grande della classe politica abruzzese?

Noi abruzzesi, di origine, siamo pastori e tali siamo rimasti.

Quindi?

Il pastore si isola, punta a essere il primo in Eccellenza piuttosto che l’ultimo in Serie A. Invece, a volte, è meglio essere ultimi in Serie A piuttosto che primi in una serie inferiore.

Fuori di metafora cosa vuole dire?

Nella politica abruzzese l’importante sembra essere azzoppare gli altri. Spesso, per dimostrare che io sono il migliore, non penso a correre più velocemente degli altri ma ad azzoppare gli altri. Chiodi ha dimostrato di averlo chiaro questo concetto.

Chi è il politico abruzzese attuale che ha fatto di più per la regione?

Gianni Letta. Tutto ciò che fa per l’Abruzzo lui lo fa disinteressatamente, rifiutando anche le candidature. Pregherei i politici abruzzesi, me compreso, di prendere esempio da lui. Ci guadagneremmo tutti e potremmo migliorare la qualità della nostra classe politica.

©RIPRODUZIONE RISERVATA