Penne, inviate le cartelle Tarsu del 2007

La Soget spedisce duemila accertamenti per la tassa rifiuti anche a chi ha pagato. Aperto uno sportello per i reclami

PENNE. Altro che dolcetti: la befana dei pennesi è stata ben più dura e crudele. I contribuenti del capoluogo vestino, infatti, nei primi giorni di gennaio, si sono visti recapitare gli accertamenti Tarsu e Ici 2007. La Soget, società incaricata dal Comune di Penne di occuparsi della riscossione, pare abbia inviato raccomandate a campione, anche a coloro che avevano già pagato le bollette. Silvino Perrotti, segretario regionale dell’Ugl, uno dei circa 2000 contribuenti che si sono visti recapitare la richiesta di pagamento – ha detto la sua sulla modalità di riscossione messa in atto dall’amministrazione D’Alfonso. «Premesso che a me personalmente la raccomandata è arrivata solo il 2 gennaio, quindi fuori tempo massimo, ovvero dopo cinque anni dal 2007, è vergognoso che il Comune di Penne, per porre rimedio alla sua difficile situazione finanziaria, richieda i soldi ai contribuenti in questo modo. Vorrei capire in che modo sia stato accertato chi debba pagare e chi no. La mia intenzione, comunque, è quella di vederci chiaro e di tutelare me e gli altri contribuenti pennesi anche attraverso le vie legali».

Le raccomandate Ici e Tarsu pervenute ai contribuenti pennesi, però, secondo l’amministrazione comunale, non sono altro che un atto dovuto. «Gli accertamenti Tarsu sono stati effettuati in base al catasto metrico. Le raccomandate pervenute ai contribuenti pennesi sono atti dovuti. Il mancato recupero dell’evasione Tarsu e Ici determinerebbe un danno erariale enorme», ha spiegato l’assessore al bilancio del Comune di Penne Valeria Di Luca. «Qualora si dovessero riscontrare inesattezze il Comune provvederà a sistemare le cose». Per far fronte ai reclami, che sicuramente non mancheranno, e chiarire ogni singola situazione dei contribuenti pennesi, l’amministrazione ha attivato da ieri uno sportello nel quale lavorano anche due funzionari della Soget. L’ufficio sarà aperto fino alla fine del mese, dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13 e il martedì e il giovedì anche nel pomeriggio, dalle ore 15 alle ore 17. «Gli utenti che hanno già pagato non devono far altro che recarsi in Comune e chiarire la loro posizione», ha smorzato i toni il sindaco Rocco D’Alfonso. A far discutere, comunque, resta soprattutto la tempistica. La maggior parte dei contribuenti, infatti, ha ricevuto le raccomandate nei primi giorni di gennaio, mentre dal Comune dicono che a far fede sia la data di spedizione, ossia il 20 dicembre. Sull’argomento, anche il Pdl pennese ha voluto dire la sua. «Non siamo contro la lotta all’evasione», dice Antonio Baldacchini, « ma contro l’accanimento fiscale sui cittadini, che la maggioranza D’Alfonso ha attuato con il solo obiettivo di recuperare somme, circa 400 mila euro in meno di un mese, per chiudere il bilancio 2012. Avevamo proposto al sindaco di scaglionare i provvedimenti per evitare che le famiglie pennesi fossero tartassate in un momento così difficile».

Francesco Bellante

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