Per i danni al litorale la Regione stanzia i primi 150mila euro

Le scogliere tra piazza Primo maggio e via Balilla non ce la fanno a bloccare l'effetto dell'erosione. E' il verdetto degli esperti, dopo un sopralluogo

PESCARA. Le scogliere tra piazza Primo maggio e via Balilla non ce la fanno a bloccare l'effetto dell'erosione causata dal mare. E' il verdetto emesso dagli esperti, dopo un sopralluogo nel tratto di litorale nord duramente colpito dalla mareggiata degli ultimi giorni. Nella notte tra domenica e lunedì, le onde hanno portato via un altro pezzo di spiaggia. La Regione e il Comune stanno predisponendo un piano di emergenza per evitare che la stagione possa essere compromessa per i danni causati dal maltempo.

Ieri, l'assessore regionale al bilancio Carlo Masci ha annunciato lo stanziamento di 1,5 milioni di euro per la costa abruzzese, di cui 150mila già disponibili per Pescara. Lo aveva riferito domenica scorsa anche l'assessore comunale all'ambiente Isabella Del Trecco. «I soldi serviranno per la ricarica delle scogliere e per il ripascimento», ha affermato Masci, «se qualche Comune non dovesse utilizzarli tutti, i fondi rimanenti verranno ripartiti». Le barriere frangiflutti, tra via Balilla e piazza Primo maggio, si sono abbassate a tal punto da creare una conca che favorisce la formazione delle onde fino alla battigia. 

«La Regione», ha assicurato l'assessore, «accelererà quanto più possibile le operazioni per la ricarica delle scogliere ormai sprofondate lungo la riviera nord e dunque insufficienti per garantire un'adeguata protezione del litorale». Per quanto riguarda i gravi danni causati dall'erosione, il presidente del consorzio dei balneatori Ciba Riccardo Ciferni, avrebbe avuto garanzie dal Comune sull'imminente avvio delle operazioni di riporto di nuova sabbia nelle zone maggiormente colpite a Pescara sud. «La sabbia», ha riferito Ciferni, «verrà prelevata da Fosso Vallelunga, in quantità sufficiente da consentirci di affrontare con maggiore serenità questa stagione balneare per poi programma altri interventi in autunno».  I primi danni si sono cominciati a registrare sabato scorso, quando le onde hanno spazzato via l'intera costa. «I problemi più gravi si sono avuti a Porta Nuova. In poche ore, l'acqua ha raggiunto le palme e gli ombrelloni ed è arrivata a lambire gli stabilimenti. 

La mareggiata non ha risparmiato nemmeno la riviera nord. Le onde hanno superato la barriera degli scogli, nel tratto tra la Madonnina e piazza Primo maggio, travolgendo e trascinando al largo la prima fila di paletti delle palme. Domenica sera, la situazione si è aggravata. «Il mare ancora grosso», ha raccontato il presidente del Ciba, «ha divorato tra i venti e i trenta metri di spiaggia, portando via le prime due file di palme». Ora i balneatori attendono gli interventi per salvare la stagione.  Ma il consigliere del Pd Enzo Del Vecchio è fortemente critico. «L'assessore Del Trecco», ha osservato, «aveva già annunciato l'avvio del ripascimento dal primo di aprile con una somma iniziale di 100mila euro, cui si sono poi aggiunti altri 300mila. Oggi si sono ridotti a 150mila e saranno sufficienti solo per poche migliaia di metri cubi di sabbia». (a.ben.)

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