Per le case popolari di lusso si presentano 128 imprese

Boom di offerte nella gara d’appalto per costruire un edificio in via Pepe Sulpizio: «Tante anche le telefonate di cittadini interessati ad avere un alloggio»

PESCARA. Sono 128 le imprese in corsa per realizzare le case popolari di lusso all’angolo tra via Pepe e via D’Avalos. È questo il dato comunicato dall’ufficio Politiche della casa che ha curato la gara d’appalto indetta per la scelta della ditta che dovrà costruire l’immobile con 12 alloggi a canone concordato. Il 20 aprile scorso è scaduto il termine per presentare le offerte e ora si è in attesa dell’apertura delle buste che, secondo i tecnici comunali, avverrà non prima del prossimo 18 maggio, perché è stata richiesto ai partecipanti di integrare le domande con altri documenti. Tra le 128 ditte, più una esclusa per aver presentato fuori tempo massimo la domanda, ci sono diverse associazioni temporanee d’impresa, alcune delle quali provenienti da altre zone d’Italia.

Ma nessuno in Comune si attendeva un numero così alto di richieste di partecipazione alla gara. «Questo è l’ennesima dimostrazione della crisi economica che stiamo vivendo», ha commentato l’assessore alle politiche della casa Adelchi Sulpizio, «con questo intervento contribuiremo a rimettere in moto l’economia della città». Ma le richieste non sono arrivate solo dalle imprese. L’assessore ha rivelato che gli uffici hanno ricevuto tantissime telefonate di cittadini interessati ad ottenere l’assegnazione degli alloggi di prossima costruzione in via Pepe. «Questo dimostra la bontà di questa iniziativa», ha fatto presente l’assessore.

Sono anni, del resto, che a Pescara non vengono realizzati alloggi pubblici a canone concordato, ossia con affitti superiori a quelli delle case popolari e comunque inferiori a quelli di mercato. Ma l’immobile che verrà costruito non sembrerà affatto il classico edificio del Comune. Il progetto prevede la realizzazione di alloggi di lusso con impianti tecnologici all’avanguardia. Infatti, l’edificio è stato progettato ponendo molta attenzione al risparmio energetico. Sarà dotato di centrale idrico-sanitaria con addolcitore d’acqua; avrà una centrale termica, un impianto solare termico per la produzione di acqua calda e un impianto fotovoltaico per la copertura del 50 per cento del fabbisogno delle parti condominiali. L’impianto di riscaldamento degli appartamenti sarà centralizzato, con la gestione autonoma mediante contatori per calcolare il consumo.

Sono previsti in tutto 12 alloggi, oltre a garage, locali tecnici e spazi di manovra. Gli appartamenti, quattro per piano, avranno dimensioni di 55, 67 e 97 metri quadrati e saranno destinati a single, anziani e famiglie. Ovviamente, previo bando di concorso. I canoni mensili si aggireranno sui 380-400 euro al mese. Per accedere al bando si dovrà avere un reddito non inferiore a 15.900 euro e non superiore a 25.000.

Sono ben sette anni che i cittadini attendono la realizzazione di questi alloggi. Bisogna infatti ricordare che l’accordo di programma sottoscritto da Comune e Ater per dare il via a questo intervento risale al 12 maggio del 2008. Quel protocollo prevede la realizzazione del fabbricato su un lotto di terreno di 1.193 metri quadrati di proprietà dell’Ater. Con quell’atto, il Comune si è impegnato alla realizzazione dell’intervento, mettendo a disposizione le risorse finanziarie e a redigere il progetto definitivo ed esecutivo. Mentre l’Ater ha offerto il terreno.

Ora, dopo 45 giorni dall’apertura delle buste, si procederà all’aggiudicazione definitiva dell’appalto, che prevede una spesa a base d’asta di 1.465.000 euro.

©RIPRODUZIONE RISERVATA