Pescara 2012, le fatture restano segrete

Il Comune non fa ancora chiarezza sulle spese, i consiglieri lanciano l'ultimatum

PESCARA. «Ora il Comune tiri fuori le carte su Pescara 2012». E' l'ultimatum lanciato dai consiglieri Sulpizio e Pignoli all'indomani della decisione del comitato promotore di svelare finalmente i costi per il titolo di Città europea dello sport. La stessa richiesta è stata avanzata dalla commissione Vigilanza. Sono stati promessi verbali delle riunioni, fatture e altri documenti ritenuti di interesse.

Finora dal Comune, Provincia, Camera di commercio, Coni, cioè gli enti che fanno parte del comitato organizzatore, non è arrivato nulla. «Prendo atto», ha commentato il capogruppo dell'Idv Adelchi Sulpizio, «che finalmente il comitato promotore di Pescara 2012, dopo sette richieste formali di consegna della documentazione, un esposto alla procura della Repubblica, la richiesta di una commissione consiliare d'inchiesta, a distanza di 15 mesi dalla mia istanza, abbia deliberato di fornirmi tutta la documentazione».

«Prendo atto con soddisfazione», ha proseguito, «come il comitato abbia riconosciuto la legittimità della mia richiesta e, soprattutto, la fondatezza delle mie motivazioni più volte formulate e ribadite, riconoscendo il fatto che i documenti oggetto di istanza non contengano elementi o dati riservati, ovvero assoggettati alla vigente normativa sulla tutela dei dati personali».

Giovedì scorso il comitato, al termine di una riunione, ha cambiato versione. Aveva sempre negato l'accesso agli atti ai consiglieri, perché sosteneva che i documenti fossero coperti da privacy. Adesso invece afferma il contrario. «Verificato che i documenti oggetto di istanza di accesso non contengono elementi o dati riservati, ovvero assoggettati alla vigente normativa sulla tutela dei dati personali», ha spiegato l'assessore allo sport Nicola Ricotta «il comitato provvederà a fornire ai consiglieri richiedenti copia dei verbali delle sedute, delle fatture e di ogni altro atto».

«Viene da chiedersi», ha osservato Sulpizio, «il perché il comitato in questi mesi si sia arroccato su posizioni completamente diverse richiamando proprio la normativa sulla tutela dei dati personali».

Saranno stati, forse, gli esposti presentati dai capigruppo di Idv e Fli Sulpizio e Pignoli a far cambiare idea al comitato promotore. Qualche dubbio in questo senso è sorto ai consiglieri. «Se i documenti oggi non contengono dati sensibili», si è chiesto il capogruppo Idv, «perché fino a ieri gli stessi documenti contenevano dati riservati e personali, tanto da non poter essere consegnati? Qualcuno del comitato dovrebbe rispondere a questa domanda». «Ora attendo con impazienza la consegna di tutte la fatture delle spese sostenute dal comitato per l'attribuzione del riconoscimento di Città europea dello sport», ha concluso, «così che i cittadini potranno finalmente sapere come sono state spese tutte le risorse girate dal Comune, di cui abbiamo solo dati parziali, ma del tutto emblematici, come i 25.913 euro spesi per la visita di tre giorni della commissione Aces a Pescara; i 23.386 euro spesi per la pubblicità; i 30.000 spesi per un contratto a progetto e i 10.000 per la cena tenutasi nella sala consiliare».

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