Pescara, blitz contro i clan rom: sequestrati beni per 3,2 milioni

Operazione congiunta di finanza, polizia e carabinieri. Sigilli a quattro case, due autovetture, un motociclo e 14 rapporti finanziari intestati o comunque riconducibili, ai membri delle due famiglie Spinelli e di Rocco residenti a Pescara e a Montesilvano

PESCARA. All’alba personale del Comando provinciale della guardia di finanza, della Questura e del Comando provinciale dei carabinieri ha sequestrato beni immobili e beni mobili per un valore stimato di 3,2 milioni di euro. L’ingente patrimonio sottoposto a sequestro si trovava nella disponibilità di famiglie di etnia rom, gli Spinelli e i Di Rocco. Si tratta in particolare, di 4 unità immobiliari con aree di pertinenza annesse, due autovetture, un motociclo e 14 rapporti finanziari intestati o comunque riconducibili, ai membri delle due famiglie residenti a Pescara e a Montesilvano.

Questo è il risultato di un complesso lavoro investigativo svolto dalle forze di polizia in applicazione del provvedimento noto come Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione entrate in vigore lo scorso 13 ottobre. L’odierna operazione scaturita dalle investigazioni della guardia di finanza della Questura con il contributo della Compagnia dei carabinieri di Montesilvano, rende ancora più solida la sinergica collaborazione avviata negli ultimi anni dall’ufficio Misure di prevenzione della divisione anticrimine della Questura e dal Nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Pescara che ha consentito di intensificare in maniera decisiva le attività contro i patrimoni illecitamente accumulati dai componenti di famiglie di etnia rom.

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